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giovedì 21 Novembre 2024
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Non solo cono o coppetta, i 6 modi alternativi per mangiare il gelato

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MILANO – Siete soliti mangiare il gelato nel cono o nella coppetta? Antiquati! Oggi il gelato trova collocazioni ben più golose. Ecco 5 modi di gustare il gelato in contenitori alternativi, da mangiare anch’essi.

Konosfoglia

Prendete una sfogliatella, il classico dolce della tradizione napoletana, dategli la forma di un cono e farcitelo con gelato al gusto sfogliatella. Otterrete un konosfoglia, che si può guarnire con cinque varianti di crema (pistacchio, cioccolato, bianco, gianduia, nocciola e cocco). L’idea è di Antonio Ferreri e per assaggiarlo dovete andare a Napoli da Cuori di Sfogliatella in Piazza Garibaldi.

Chouglacé

Lo trovate a Milano nei punti vendita de L’eclair de Genie. La base è un classico choux che viene farcito con gelato artigianale e completato da topping vari. Disponibile in 6 versioni: cioccolato brownie, pistacchio cioccolato, vaniglia noci pecan, caramello al fior di sale, limone e yuzu, fragole di bosco.

Pangelà

Un panettone in miniatura farcito di gelato, un’occasione per mangiare il dolce del Natale anche in estate. Naturalmente a Milano, nella storica pasticceria Cucchi.

Macaron gelato

C’è stato un periodo in cui i macaron, i pasticcini francesi a base di albumi e farina di mandorle, erano di gran moda, oggi non sono così diffusi come un paio di anni fa, ma continuano ad essere molto amati. La versione farcita al gelato si trova, per esempio, nella catena di gelaterie Amorino.

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Pizza fritta al gelato

La pizza fritta, tipico cibo di strada partenopeo, diventa un dolce ripieno di gelato, al pistacchio, al cioccolato o alla nocciola. A Napoli, alla Friggitoria La Masardona, non lontano dalla Stazione.

Cono Cannolo

Non lasciatevi ingannare dalle apparenze: potrebbe sembrare un normalissimo cono, in realtà è un cannolo siciliano travestito da cono gelato. L’idea del «cono-cannolo» è dell’azienda Saporando di Canicattì, che ne ha registrato il marchio. Disponibile in due dimensioni: mignon e grande.

Lydia Capasso

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