Se avete prenotato un accertamento radiografico al seno, dovrete rinunciare alla caffeina (caffé, tè, bevande gassate, ecc.), altrimenti si rischia di falsare il risultato dell’esame.
La caffeina infatti rafforza i tessuti connettivi, secondo lo stesso principio con il quale, ad esempio, molti prodotti cosmetici sono efficaci contro la cellulite o la pelle a buccia d’arancia.
Nel caso di una mammografia al seno, però, questo effetto “condensante” può avere degli effetti negativi.
Diagnosi più difficile
“Può rendere più difficoltosa la diagnosi di possibili cambiamenti nelle mammelle” sottolinea il dottor Peter Hausser, membro del consiglio direttivo dell’associazione professionale tedesca delle ostetriche e delle ginecologhe (Berufsverband der Frauenärzte).
Da qui, il consiglio di limitare, non soltanto il giorno dell’esame, ma già da qualche giorno prima, l’assunzione di caffeina nelle sue molteplici varianti.
Importante per la diagnosi precoce
Sottoporsi alla mammografia una volta ogni due anni, per tutte le donne da 50 ai 69 anni, è una delle pratiche diagnostiche consigliate per riconoscere in maniera precoce ogni possibile insorgenze di formazioni tumorali.
Al di là degli esami radiologici, un’altra importante abitudine da prendere, indipendentemente dall’età, è quella dell’autopalpazione, che – se praticata con regolarità – fornisce un prima immediata indicazionie sui cambiamenti della struttura del seno.