MILANO – Secondo un nuovo studio condotto da Nielsen, azienda leader globale nelle misurazioni e analisi relative ad acquisti e consumi, a utilizzo e modalità di esposizione ai media, a livello mondiale i consumatori socialmente consapevoli sono giovani (il 63% è di età inferiore ai 40 anni), consultano i social media quando devono prendere decisioni d’acquisto e si preoccupano di questioni ambientali, educative e di alimentazione.
L’indagine Global Corporate Citizenship di Nielsen
Condotta intervistando oltre 28.000 utenti internet in 56 Paesi, dimostra che il 46% dei consumatori globali è disposto a pagare di più per prodotti e servizi di aziende che hanno sviluppato programmi di responsabilità sociale, consumatori che Nielsen definisce “socialmente consapevoli”. “È chiaro che l’impegno delle aziende nella responsabilità sociale viene apprezzato da un gruppo specifico di consumatori”, afferma Nic Covey, Vice President di Nielsen Cares, il programma globale Nielsen di responsabilità sociale. “I responsabili marketing devono sapere chi sono questi consumatori per poter massimizzare il ritorno degli investimenti economici e sociali. In questo modo le aziende possono impegnarsi in iniziative di impatto sociale che si rivolgano ai consumatori giusti, promuovendo le iniziative più rilevanti attraverso i canali più adatti.”
Consumatori globali socialmente consapevoli: età
L’indagine Nielsen mostra che, nel complesso, i consumatori più giovani sono maggiormente disposti a spendere di più per prodotti e servizi di aziende socialmente responsabili. Il 50% degli intervistati tra i 15 e i 39 anni pagherebbero un extra per tali prodotti e servizi, rispetto al 37% degli intervistati di età superiore ai 40 anni. In particolare, per quanto riguarda i consumatori socialmente consapevoli, i risultati Nielsen dimostrano che il 63% di essi ha meno di 40 anni. Consumatori globali socialmente consapevoli: territorio I consumatori in Asia Pacifico (55%), Medio Oriente e Africa (53%) e America Latina (49%) sono maggiormente disposti a pagare di più per prodotti e servizi di aziende socialmente responsabili rispetto ai consumatori in Nord America (35%) ed Europa (32%). Secondo l’indagine Nielsen, la più alta concentrazione di consumatori socialmente consapevoli è nelle Filippine, dove il 68% degli intervistati si dichiara disposto a pagare un extra per tali prodotti, mentre la concentrazione più bassa è nei Paesi Bassi, dove solo il 21% degli intervistati ha indicato la propria disponibilità a spendere più. In Europa, l’Italia si posiziona al primo posto con il 38% dei consumatori che dichiarano di essere disposti a pagare di più, seguita da Germania (32%), Spagna (31%), Francia e Gran Bretagna (entrambe 27%).
Le cause più importanti per il consumatore globale socialmente consapevole
Tra le 18 cause prese in considerazione, Nielsen rileva che, a livello globale, gli intervistati socialmente consapevoli considerano prioritari i programmi, attuati dalle aziende, riguardanti la sostenibilità ambientale (66%), i miglioramenti apportati a scienza, tecnologia, educazione tecnica e matematica (56%) e l’eliminazione della povertà estrema e della fame (53%). In Italia la prima causa è la creazione di posti di lavoro ben remunerati (69%), a cui seguono la sostenibilità ambientale (57%), i miglioramenti apportati a scienza, tecnologia, educazione tecnica e matematica (48%) e l’eliminazione della povertà estrema e della fame (45%). “Sapere quali sono le cause più importanti per il consumatore socialmente consapevole può aiutare le aziende a dare priorità agli investimenti sociali”, ha dichiarato Covey. “Il passo successivo è quello di capire esattamente quali cause sono rilevanti per i singoli clienti di un brand.”
Raggiungere il consumatore globale socialmente consapevole
Secondo l’indagine Nielsen, quando si tratta di brand e pubblicità, i consumatori globali socialmente attenti si fidano dei consigli da parte di persone che conoscono (95%) e cercano pareri e informazioni pubblicate online da altri consumatori (76%). I consumatori socialmente consapevoli sono, inoltre, più propensi, rispetto ad altri partecipanti alla ricerca, a utilizzare i social media per prendere decisioni d’acquisto (59% rispetto al 46% sul totale degli intervistati). “Per permettere che le attività di marketing sociale influenzino le vendite, i clienti devono prima di tutto essere consapevoli dell’impegno effettivo dell’azienda”, continua Covey. “La ricerca Nielsen dimostra che i social media sono uno strumento fondamentale per l’effettiva riuscita di una strategia di marketing sociale.”
Informazioni sulla Global Nielsen Survey
L’indagine globale Corporate Citizenship di Nielsen è stata condotta tra il 31 agosto e il 16 settembre 2011 intervistando oltre 28.000 consumatori in 56 Paesi in Europa, America Latina, Medio Oriente, Africa, Nord America e Asia-Pacifico. Il campionamento degli intervistati, è stato selezionato in base all’età e sesso nei singoli Paesi in base all’uso di Internet, è ponderato per essere rappresentativo degli utenti di Internet e ha un margine di errore massimo di ±0,6%. L’indagine Nielsen si basa sul comportamento degli intervistati con accesso solo online. I tassi di penetrazione di internet variano da Paese a Paese. L’inclusione dei singoli Paesi nell’indagine avviene sulla base di uno standard minimo del 60% della penetrazione di Internet o di 10 milioni di utenti online. La Global Nielsen Survey è nata nel 2005.
LA SCHEDA SINTETICA NIELSEN
Nielsen Holdings N.V. (NYSE: NLSN) è un’azienda globale con posizione di leadership nelle misurazioni e informazioni di marketing relative a consumer, retail, advertising, televisione, internet, mobile e altri media. È presente in oltre 100 Paesi con sede a New York, USA e Diemen, Olanda.
Per maggiori informazioni: www.nielsen.com/it