MILANO – Sei sedute consecutive al ribasso riportano New York sotto la soglia del dollaro per libbra. Segnando idealmente la fine del ciclo rialzista iniziato con la terza decade di giugno, che ha spinto l’Ice Arabica ai massimi annuali il 3 luglio, vigilia della festa nazionale americana, quando il contratto benchmark (settembre) ha chiuso a 113,65 centesimi.
L’allarme gelate ha tenuto sulle spine il mercato di oltreoceano per altre due settimane. Poi, il ridimensionarsi delle stime sui danni e il ritorno alla normalità sul fronte meteo hanno fatto scattare l’inevitabile ridimensionamento.
Dall’ultimo picco di 108,60 centesimi, registrato il 18 luglio, i prezzi hanno segnato un inesorabile svolta ribassista, con sei chiusure di fila in territorio negativo.
Nell’ultima settimana, New York ha perso oltre l’8,1% terminando venerdì a 99,75 centesimi, per la prima volta sotto la soglia del dollaro dalla metà del mese scorso.
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