MILANO – New York in ripresa dai minimi annuali. Londra in flessione dai massimi degli ultimi due mesi. Questo, in sintesi, l’avvio di settimana sui mercati del caffè, in discontinuità con quanto accaduto nell’ottava precedente.
L’ICE Arabica riemerge parzialmente e termina a 126,60 cents. In lieve recupero dai ribassi della settimana scorsa (-3%), che hanno portato la scadenza principale (settembre) a chiudere venerdì a 125,95 cents: il livello più basso dal 2 giugno 2016.
L’ICE Robusta segna il passo dopo tre sedute consecutive al rialzo, che hanno spinto il benchmark, sempre venerdì, a 2.125 dollari: il valore massimo dal 20 aprile scorso. Ieri chiusura a 2.108 dollari.
Range ristrettissimo
A New York, il range è tornato a essere ristrettissimo: appena 130 punti, questo lunedì, tra minimo e massimo di giornata.
Rilevanti i volumi: 50.844 lotti, con oltre 17 mila costituiti da switch. Le quotazioni continuano a risentire delle pressioni macroeconomiche.
La FED ha rialzato i tassi, mercoledì scorso, di un ulteriore quarto di punto. La forchetta
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