lunedì 23 Dicembre 2024
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Nestlé ha già ridotto gli inquinanti e si impegna nel futuro 0 emissioni entro il ’50

Marco Settembri, ceo di Nestlé per l'Europa, il Medio Oriente e il Nord Africa ha dichiarato: "I nostri progetti sulla salute del suolo, su aziende lattiero-casearie a basse emissioni e su cacao e caffè di provenienza sostenibile mostrano risultati promettenti. Siamo fiduciosi che queste collaborazioni con agricoltori e fornitori possano essere ulteriormente estese per raggiungere il nostro obiettivo climatico delle zero emissioni nette"

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ASSAGO (Milano) – Negli ultimi 10 anni in Italia Nestlé ha ridotto del 45% le emissioni di CO 2. Questo è solo uno degli importanti risultati conseguiti dall’azienda nel nostro Paese. Rappresenta il frutto di un articolato programma di azioni per raggiungere l’obiettivo di dimezzare a livello globale le emissioni di gas serra entro il 2030 e arrivare a quota zero entro il 2050.

Il cambiamento climatico è un rischio concreto per l’agricoltura, per la produzione di cibo
e, di conseguenza, per il business delle aziende alimentari. Tuttavia, allo stesso tempo, le
principali fonti di emissioni di gas serra (GHG) sono costituite proprio dalle attività legate
alla catena del valore del settore alimentare. È chiaro, pertanto, che ci si trovi di fronte a
una sfida particolarmente complessa, che Nestlé sta affrontando con una visione a lungo
termine e una strategia che coinvolge tutti i partner della filiera, consumatori inclusi,
perché per raggiungere risultati davvero significativi serve il contributo di tutti.

Nestlé intende concretizzare il suo impegno lavorando su alcuni assi strategici fondamentali

Stabilimenti; produzione e trasporti; materie prime (cacao, caffè, latte); agricoltura rigenerativa. Tutti questi sforzi si riflettono sui prodotti e mirano ad agire sulla consapevolezza dei consumatori. Nestlé, infatti, vuole lavorare per continuare ad
offrire prodotti più sostenibili, più salutari e più rispettosi dell’ambiente. Alcuni dei principali brand Nestlé stanno già lavorando per seguire questo impegno e presto diventeranno a zero emissioni di carbonio, tra questi S. Pellegrino, Acqua Panna, Garden Gourmet e Nespresso.

Contro il cambiamento climatico

Energia rinnovabile, trasporto e gestione dei rifiuti

Impegni e risultati in Italia. Il lavoro finalizzato alla riduzione di GHG è affrontato dall’azienda da diversi anni: a livello italiano, ad esempio, negli ultimi 10 anni Nestlé ha ridotto del 45% le sue emissioni di CO 2 in tutti i suoi stabilimenti. Inoltre, tutti gli stabilimenti del Gruppo Nestlé in Italia, insieme anche alla sede centrale di Assago, usano il 100% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili e certificata RECS (Renewable Energy Certificate System).

Entro il 2025 tutti gli 800 siti di Nestlé nel mondo utilizzeranno il 100% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili

In 80 fabbriche su circa 130 in tutta l’area Emena, l’azienda si serve già del 100% di elettricità rinnovabile. Altro capitolo chiave è quello della sostenibilità del sistema di trasporto e distribuzione e l’azienda sta investendo per far evolvere il trasporto su gomma verso modalità alternative.

Ad esempio, da sempre il Gruppo Sanpellegrino in Italia privilegia la logistica sostenibile
con l’utilizzo dei trasporti su rotaia e su nave (34% nel 2019). Inoltre, proseguono anche i
progetti che prevedono l’utilizzo di mezzi alimentati a GNL (gas naturale liquefatto), il
combustibile fossile più “green” e la terza fonte di energia a livello globale (+6,3% 2019 vs 2018).

I cambiamenti climatici si affrontano anche attraverso una gestione consapevole e
sostenibile dei rifiuti, altro fronte su cui Nestlé lavora già da tempo: nel 2017, con tre anni
di anticipo rispetto alla deadline definita, il Gruppo in Italia ha avviato al riciclo, al riuso o
al compostaggio oltre il 90% dei rifiuti prodotti nei suoi stabilimenti grazie al
piano Zero Waste for Disposal. A questo progetto si accompagnano anche tutte le
iniziative sviluppate a livello nazionale e internazionale per migliorare la riciclabilità degli
imballaggi.

Transizione verso un’agricoltura rigenerativa

L’ambiente al primo posto

Oltre 2/3 delle emissioni di Nestlé derivano dalla produzione degli ingredienti che utilizza
per i suoi prodotti. Per affrontare il problema delle emissioni generate dall’agricoltura,
Nestlé lavorerà insieme ai suoi fornitori per trasformare il modo in cui viene prodotto il
cibo, puntando su pratiche di agricoltura rigenerativa.

Salute del suolo per Nestlé

A livello globale, un terzo del suolo è già stato deteriorato. Per invertire questa tendenza,
Nestlé incoraggia gli agricoltori a usare meno o nessun pesticida e ad applicare tecniche
come la copertura permanente del suolo, la rotazione delle colture e una minore
lavorazione del terreno. Questo contribuirà a conservare più carbonio e acqua nel terreno
e a creare suoli e paesaggi più sani. Entro i prossimi cinque anni, l’azienda si procurerà il
20% dei suoi ingredienti chiave dall’agricoltura rigenerativa e arriverà al 50% entro il
2030.

Sostenibilità di caffè, cacao e altre materie prime

I prodotti lattiero-caseari e le alternative vegetali da sempre caratterizzano l’offerta di
Nestlé. Per questo il Gruppo sta sviluppando progetti in tutta l’area EMENA per rifornirsi
da aziende lattiero-casearie a impatto zero e quindi ridurre le emissioni di carbonio.
Anche per quanto riguarda l’approvvigionamento di caffè e cacao, l’azienda si impegna
affinché la produzione di queste materie prime non sia legata alla deforestazione, che
determina maggiori emissioni di carbonio.

Infatti, entro il 2025, il 100% del cacao e del caffè utilizzati da Nestlé sarà di provenienza sostenibile. Per questo, il Gruppo sta lavorando con gli agricoltori per evitare la deforestazione e sta attuando un ambizioso piano di riforestazione. Anche le referenze dolciarie prodotte presso lo stabilimento Perugina di San Sisto rispettano a pieno questi standard di sostenibilità.

Marco Settembri, ceo di Nestlé per l’Europa, il Medio Oriente e il Nord Africa ha dichiarato:

“I nostri progetti sulla salute del suolo, su aziende lattiero-casearie a basse emissioni e su cacao e caffè di provenienza sostenibile mostrano risultati promettenti. Siamo fiduciosi che queste collaborazioni con agricoltori e fornitori possano essere ulteriormente estese per raggiungere il nostro obiettivo climatico delle zero emissioni nette”

Nestlé investirà un totale di 3,2 miliardi di franchi svizzeri nei prossimi cinque anni per accelerare lo sforzo verso l’obiettivo delle zero emissioni di gas serra, inclusi 1,2 miliardi di franchi svizzeri per promuovere l’agricoltura rigenerativa.

Gruppo Nestlé

Il Gruppo Nestlé, presente in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Good food, Good life è la
nostra firma e il nostro mondo.

Da più di 100 anni presente in Italia, Nestlé si impegna ogni giorno con azioni concrete ad esprimere con i propri prodotti e le marche tutto il buono dell’alimentazione. Credendo che una buona alimentazione migliori la vita. Il buon cibo nutre, il buon cibo delizia i nostri sensi e soprattutto ci unisce.

Permette ai bambini di diventare grandi in salute, agli animali da compagnia di crescere sani e felici e a tutti di godere una vita piena. Il cibo è davvero buono anche quando rispetta il pianeta e protegge le sue risorse per le generazioni future. Diverse sono le
iniziative promosse da Nestlé a supporto della Creazione di Valore Condiviso; tra queste, un importante impegno è il Nestlé Plastic Packaging Commitment, che ha l’obiettivo di rendere tutti i packaging riciclabili o riutilizzabili entro il 2025 e in Italia si concretizza con
progetti come Dove Lo Butto?, la piattaforma che intende aiutare i consumatori nella corretta raccolta differenziata. Scaricatela gratuitamente su www.dovelobutto.nestle.it

Il Gruppo Nestlé opera in Italia con Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Purina, Nespresso, Nestlé Nutrition e Nestlé Health Science, Nestlé Professional e CPW. Queste realtà assieme impiegano circa 4.700 dipendenti in 10 stabilimenti (oltre alla sede centrale di
Assago), raggiungendo nel 2019 un fatturato totale di circa 1,6 miliardi di euro. In Italia, nel 2018, Nestlé ha prodotto un valore condiviso di 3.649 milioni di euro, pari allo 0,2% del PIL. Priorità per il Gruppo in Italia è la valorizzazione del gusto e delle tradizioni italiane nel nostro Paese e nel mondo, anche attraverso una filiera che comprende il 74% di fornitori italiani.

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