VEVEY, Svizzera – Il colosso dell’alimentare Nestlé ha registrato nel 2016 un utile netto di 8,53 miliardi di franchi, in calo del 5,9% rispetto all’anno precedente. Il fatturato del gruppo con sede a Vevey (VD) è cresciuto in un anno dello 0,8% a 89,47 miliardi di franchi.
Il numero uno mondiale del settore (nella foto una veduta area del quartier generale di Vevey) ha realizzato un tasso di crescita organica delle vendite del 3,2%, contro il 4,2% nel 2015, e una crescita interna reale del 2,4%, rispetto al 2,2% precedente.
I tassi di cambio hanno avuto un impatto negativo dell’1,6% sul fatturato, ha indicato oggi Nestlé. Le acquisizioni, al netto delle cessioni, hanno ridotto i ricavi dello 0,8%.
“La nostra crescita organica 2016 si trova nella fascia alta del settore, ma al di sotto delle nostre attese”, ha affermato il nuovo direttore generale Mark Schneider durante una conferenza stampa oggi a Vevey (VD).
Schneider, che ha preso le redini di Nestlé all’inizio dell’anno, si presentava per la prima volta davanti ai media.
L’anno scorso aveva sorpreso l’annuncio della nomina dell’ex responsabile della società medica tedesca Fresenius, perché il proprietario di marchi quali Nespresso, Nescafé e Cailler aveva l’abitudine di reclutare i suoi dirigenti internamente.
Alcuni non avevano esitato a parlare di rottura.
Di nazionalità tedesca e statunitense, Schneider ha il compito di ridare slancio alla crescita. Il successore di Paul Bulcke dovrebbe anche accentuare gli sforzi nel mercato dell’alimentazione personalizzata. Il dirigente non ha intenzione di cambiare tutto.
“Al momento della mia nomina si sono fatte molte speculazioni. La nostra strategia, basata su nutrizione, salute e benessere è stata definita da anni. È solida. Non la cambieremo, ma la spingeremo in avanti”, ha aggiunto.
Sul piano operativo, Nestlé ha realizzato un utile in aumento del 2,3% a 13,7 miliardi di franchi per un margine del 15,3% (+0,2 punti). Il consiglio d’amministrazione propone il 22esimo aumento consecutivo del dividendo. Per l’esercizio appena concluso sarà di 2,30 franchi per azione, cinque centesimi in più di un anno fa.
Per quanto riguarda l’esercizio 2017, Nestlé prevede un tasso di crescita organica compreso tra il 2 e il 4%. I costi di ristrutturazione aumenteranno “considerevolmente” per “stimolare la redditività futura”. Schneider ha parlato di un importo di circa 500 milioni di franchi per l’anno in corso.
Nestlé ha lungamente indicato un obiettivo di crescita organica tra il 5 e il 6%. Negli ultimi anni, il gruppo ha tuttavia ridotto le sue ambizioni in seguito ad un clima dei consumi cupo in Europa e nell’America settentrionale e al rallentamento dei paesi emergenti.
“Abbiamo un approccio prudente, ma l’orientamento a lungo termine resta lo stesso”, ha spiegato il nuovo direttore generale.
Per quanto riguarda le acquisizioni, Schneider ritiene che non sia il momento buono per una grossa operazione, senza tuttavia escludere rilevamenti di media entità. Sono possibili anche cessioni di attivi non strategici, ma senza che ciò sia prioritario.
I dati – in particolare il rallentamento della crescita organica e le prospettive prudenti – non hanno convinto gli analisti e la reazione della Borsa è stata piuttosto negativa.