MILANO – Il caffè si conferma il principale driver di crescita di Nestlé, che chiude l’esercizio 2024 con utili e fatturato in calo, ma in linea l’ultima guidance e con le aspettative degli analisti. Il colosso svizzero – numero uno mondiale nel settore del caffè – ha diffuso ieri, giovedì 13 febbraio, i dati a consuntivo dell’anno trascorso. Le vendite totali sono in calo dell’1,8% a CHF 91,4 miliardi (96,5 miliardi di euro), inclusi gli impatti negativi del 3,7% dai movimenti dei cambi e dello 0,3% dalle cessioni nette.
Ma la crescita organica è pari al 2,2%, contro le attese di un +2,1%. L’utile netto è diminuito del 2,9% su base annua, attestandosi a CHF10,9 miliardi (11,4 miliardi di euro), con l’eps (utile per azione) di base, a sua volta, in calo dell’1%, a 4,19 franchi.
Il margine di utile operativo sottostante (Utop) è del 17,2%, in calo di 10 punti base (bps), con un margine di utile lordo migliorato e un aumento di 40 bps negli investimenti di marketing.
Ma il ritorno alla crescita organica (quella reale interna, Rig, è del +0,8%) e soprattutto l’ulteriore aumento del dividendo (a 3,05 franchi), il 29° consecutivo, hanno premiato il titolo in Borsa, che in apertura è balzato di oltre il 6%, mantenendo i guadagni fino alla chiusura, a 83,68 franchi.
Si tratta del valore più alto dall’ottobre scorsom Molto al di sotto però dei massimi di inizio gennaio 2022, quando le azioni di Nestlé raggiunsero il picco storico di 129,50 franchi
“In un contesto macroeconomico difficile e in un ambiente di consumo debole, abbiamo ottenuto una solida performance nel 2024, in linea con le nostre ultime indicazioni,” ha commentato il CEO Laurent Freixe.
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