Nestlé ha deciso di denunciare al Tribunale di commercio di Zurigo la Denner e la Alice Allison per la loro vendite delle capsule Nespresso. Tuttavia la loro vendita non viola alcun brevetto. Approfondiamo l’argomento con l’articolo pubblicato sul portale d’informazione Ticino News.
La denuncia di Nestlé
ZURIGO (Sizzera) – Una denuncia di Nestlé al Tribunale di commercio di Zurigo contro la Denner e la Alice Allison riguardante le capsule Nespresso è stata respinta: la vendita di capsule di caffè compatibili con le macchine della multinazionale non viola alcun brevetto. La sentenza può essere impugnata presso il Tribunale federale. Nestlé e la filiale Nespresso dovranno pagare spese giudiziarie pari a 12000 franchi.
L’informazione anticipata dal quotidiano “Blick” è stata confermata dalla corte. La rete di negozi discount aveva messo in vendita in dicembre a prezzi vantaggiosi quattro tipi di capsule prodotte dalla Alice Allison di Grono, utilizzabili con le macchine Nespresso.
Ma l’11 gennaio il Tribunale di commercio di San Gallo aveva ordinato a titolo “superprovvisionale” alla Denner di ritirare le capsule dai suoi scaffali e alla Alice Allison di sospendere immediatamente la produzione, provvedimento tuttora in vigore. La denuncia al tribunale sangallese riguarda la forma protetta delle capsule Nespresso.
Il giorno successivo la multinazionale e la sua filiale avevano sporto denuncia anche presso il Tribunale zurighese, facendo valere in questo caso la violazione di brevetti, in particolare in relazione alle caratteristiche delle capsule.
Le violazioni
Il giudice zurighese ha esaminato attentamente la capsula venduta dalla Denner ed è giunto alla conclusione che le caratteristiche non sono uguali a quelle di Nespresso e che quindi il modo di estrarre il caffè non è lo stesso. In particolare i coperchietti delle capsule prodotte dalla Alice Allison presentano nove fori.
La conservazione e l’igiene sono garantite dall’imballaggio. Per il Tribunale il funzionamento tecnico non è lo stesso rispetto alle capsule chiuse. L’altra violazione riguardava l’utilizzo delle macchine Nespresso in funzione nelle aziende (12% del volume delle capsule vendute in Svizzera).
Per la Nestlé in tal caso si sarebbe verificato “un uso commerciale” di un brevetto, fattispecie negata dal giudice.