MILANO – Il Ceo di Nestlé Paul Bulcke ha inaugurato giovedì 17 il Campus Nestlé di Assago (Milano), che costituisce la nuova sede del Gruppo nel nostro Paese (FOTO). «L’Italia – spiega la multinazionale – diventa quindi uno dei primi mercati al mondo a riunire sotto un unico tetto tutti gli uffici direzionali», che comprendono ad esempio anche i marchi Sanpellegrino, Nespresso e Purina, e 1.300 lavoratori.
Il Campus si sviluppa su 22.000 metri quadri per 6 piani di altezza, «con soluzioni e spazi innovativi concepiti in modo dinamico – racconta Nestlé – per favorire collaborazione, comunicazione, creatività. Il progetto rappresenta un esempio di punta del modo di concepire gli spazi lavorativi del futuro ed è stato studiato per accogliere modalità di lavoro flessibili nei tempi e nei luoghi, secondo un modello già consolidato per il Gruppo che già da anni è all’avanguardia nello sviluppo di iniziative di welfare aziendale e lavoro agile».
Ad esempio, anche il ristorante aziendale, il bar e le aree break « sono concepiti per favorire l’incontro e lo scambio di idee fra colleghi e attrezzate per lavorarvi in gruppo o da soli. Persino il giardino interno può diventare luogo ideale di lavoro per chi ama stare all’aria aperta e per chi, invece, ha bisogno della massima concentrazione le Quiet Room offrono uno spazio da dove sono bandite conversazioni e cellulari».
Secondo il Ceo Paul Bulcke, l’inaugurazione di oggi «conferma la nostra fiducia nel mercato italiano, e dimostra quanto Nestlé in Italia sia in prima linea nella promozione di efficaci modelli organizzativi e nella definizione dell’ambiente di lavoro del futuro».
«Oggi la produttività – ha commentato Leo Wencel, Capo Mercato del Gruppo Nestlé in Italia – è valutata sempre di più sulla base di obiettivi e risultati, e sempre meno della presenza fisica in un solo luogo e per un tempo definito. Abbiamo concepito il nuovo Campus per facilitare la flessibilità e promuovere la cultura dello `smart working´ ».
L’intero edificio, conclude l’azienda, è stato progettato e realizzato «secondo i più avanzati criteri di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale. Grazie agli standard di costruzione adottati lo stabile, se paragonato ad un edificio tradizionale ad uso uffici, risparmia ogni anno il 35% di acqua per usi interni e riduce del 32% i costi energetici di gestione».