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venerdì 22 Novembre 2024
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Nestlé effettua esperimenti a gravità zero con l’Agenzia Spaziale Europea

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MILANO – Nestlé si serve della ricerca a gravità zero per aumentare la sua conoscenza della tecnologia utilizzata per i suoi prodotti con schiuma e quindi anche il cappuccino italiano. E, forse, anche la crema dell`espresso italiano Lo studio potrebbe aiutare gli scienziati di Nestlé a migliorare la creazione delle bolle d’aria nel cioccolato, nel caffè, nei prodotti freschi e nel pet food. Gli scienziati del Centro di Ricerca Nestlé, in Svizzera, stanno lavorando in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (European Space Agency – ESA) ad esprimenti effettuati sulla schiuma, per creare la bolla “perfetta”. Le bolle d’aria vengono aggiunte ai prodotti, come la mousse al cioccolato e la schiuma del caffè, per ottenere la giusta struttura o consistenza.

Nestlé: “Una condizione naturale”

L’azienda ha recentemente condotto delle ricerche a gravità zero sui voli “parabolici” insieme all’Agenzia Spaziale Europea e ad un gruppo internazionale di scienziati che si occupa di ricerca sulla schiuma. “Sembra una condizione naturale lavorare con Nestlé da quando l’ESA sta sostenendo la ricerca sulle tecnologie basate sulla schiuma”, ha dichiarato il Dottor Olivier Minster, a capo dell’Unità di Scienze Fisiche per il Volo Spaziale Umano e Operations Directorate all’ESA.

Assenza di gravità

Prima dei voli, gli scienziati di Nestlé hanno posizionato sei campioni da 5ml di acqua e proteine del latte in una macchina speciale che analizza la struttura della schiuma, portata a bordo dell’airbus A300 sponsorizzato dell’Agenzia Europea Spaziale. Volando ad un’altezza massima di 8500 metri (28000 piedi), l’aereo ha fatto circa 30 “parabole”, o inclinazioni verso l’alto e verso il basso, creando un’assenza di gravità all’interno della fusoliera.

Nestlé: raggiungere la bolla “perfetta”

“L’effetto di questi voli è paragonabile a quello delle montagne russe”, ha affermato la Dottoressa Cécile Gehin-Delval, scienziato del Centro di Ricerca Nestlé. “Ogni parabola dura almeno 20 secondi e crea la situazione di gravità zero o assenza di gravità”. “In questi brevi momenti, studiamo da vicino la proteina del latte per vedere se produce schiuma e per capire quanto sono stabili le bolle”. La stabilità delle bolle d’aria determina la vita sullo scaffale di un certo numero di prodotti ed è fondamentale per l’esperienza di gusto del consumatore.

“Vogliamo avvicinarci alla creazione della bolla d’aria “perfetta” così da raggiungere il giusto equilibrio per i vari prodotti della nostra gamma – non troppo grande e non troppo piccola” ha aggiunto la Dottoressa Gehin-Delval. “La schiuma ferma nella mousse al cioccolato dona una sensazione di cremosità in bocca. Per rendere buona la schiuma del caffè, vogliamo creare piccole bolle d’aria ferme per renderla leggera e cremosa”. Instabile con la gravità La schiuma non è ferma in presenza della gravità perché il liquido tra le bolle scivola verso il basso. Se lo strato liquido tra le bolle d’aria è molto sottile, questo si può rompere e la schiuma si sgonfia. La schiuma è più facile da studiare in condizioni di gravità zero perché l’assenza di gravità fa si che le bolle siano uniformemente diffuse, piuttosto che fluttuino verso l’alto.

Schiuma a gravità zero

Nestlé sta seguendo le attività dell’ESA in questo ambito da più di un decennio. Questa è però la prima volta che Nestlé conduce esperimenti sulla schiuma in condizioni di gravità zero. “Effettuiamo studi sulla schiuma da molti anni utilizzando diversi metodi”, ha spiegato la Dottoressa Gehin-Delval. “Avere maggiori conoscenze della schiuma può aiutare a migliorare la struttura dei nostri prodotti.” Agenzia Spaziale Europea L’Agenzia Spaziale Europea effettua voli parabolici più volte all’anno per fare esperimenti a gravità zero e test in differenti campi scientifici e tecnologici. L’organizzazione ha studiato le tecnologie applicate nello spazio alla schiuma a partire dagli anni ’80. L’ESA conduce esperimenti in scienze fisiche e della vita, fisiologia umana incluse nutrizione e biologia, scienze ambientali e ricerca sulla Stazione Spaziale Internazionale (International Space Station – ISS).

Nestlé potrà ora utilizzare un dispositivo per la produzione della schiuma sull’ISS

Sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea per studiare la schiuma a gravità zero per un più lungo periodo di tempo. “I nostri progetti creano conoscenza che mira a legarsi allo sviluppo di applicazioni terrestri e nuovi sistemi e tecnologie spaziali”, ha affermato il Dottor Minster.

“Questo contribuisce indirizzare la ricerca nello spazio.” Continuando la ricerca sullo spazio Nestlé è stata la prima azienda alimentare ad usare la ricerca sullo spazio già a partire dalla fine degli anni’80. Nel 1993 gli scienziati di Nestlé, con un laboratorio spaziale tedesco, hanno studiato il meccanismo dell’effetto della perdita di massa muscolare negli astronauti su un volo multi-nazione per aiutare a migliorare i prodotti heathcare di Nestlé.

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