MILANO – Nestlé fa shopping, stavolta indirizzando gli investimenti sul settore biotecnologico che ha la sua applicazione nel settore alimentari. Nel pacchetto del colosso svizzero del food finisce Aimmune Therapeutics, società quotata al Nasdaq che ha messo a punto un farmaco, il Palforzia, in grado di contrastare una specifica intolleranza: l’allergia alle arachidi. Leggiamo i dettagli di questa operazione dall’articolo di Marco Capponi su app.milanofinanza.it.
Aimmune Therapeutics, la nuova scommessa di Nestlé
Il deal è stato portato a termine grazie a un’opa lanciata nelle scorse settimane sulla totalità delle azioni di Aimmune, per un valore di 29,44 euro (34,50 dollari) l’una. Un premio del 170% rispetto alla quotazione di venerdì dell’azienda americana, che scambiava a 10,75 euro (12,60 dollari). Totale dell’operazione: 2,2 miliardi di euro (2,6 miliardi di dollari). Prima di oggi, Nestlé aveva già scommesso sulla società statunitense, investendoci 403 milioni (473 milioni di dollari) e controllandone il 25%.
Il gruppo americano continuerà a operare autonomamente dalla sua sede californiana di Brisbane
Ma sarà inserito all’interno del dipartimento Nestlé health science (Nhs), e supervisionerà le attività farmaceutiche dell’unità su scala mondiale. Oltre al Palforzia, la società biotecnologica continuerà a sviluppare “diversi programmi di sviluppo clinico per altre allergie e l’anticorpo monoclonale A1Mab7195”, comunicano dalla sede svizzera di Nestlé, la città di Vevey.
“Si tratta di una pietra miliare nella nostra ricerca di soluzioni nutrizionali innovative e scientifiche per supportare una vita più sana”, ha commentato, soddisfatto, l’amministratore delegato di Nhs Greg Behar, che ha poi aggiunto: “La cura per l’allergia alle arachidi è una vera innovazione, e questo è solo l’inizio”.
Il farmaco Palforzia è stato approvato dalla Food and dug administration (Fda) americana nel gennaio 2020
Come immunoterapia orale per l’attenuazione delle reazioni allergiche alle arachidi, un’intolleranza molto comune, che colpisce circa 240 milioni di persone in tutto il mondo. Attualmente è in fase di verifica anche per l’immissione nel mercato europeo e svizzero, le cui decisioni finali arriveranno rispettivamente per la fine del 2020 e per il 2021.