LONDRA – Nespresso, ideatrice di uno dei sistemi più inquinanti di fruizione del caffè, prova a metterci una pezza nel Regno Unito, con un sistema di riciclo locale di capsule di alluminio.
La nota società di caffè Nespresso, parte della multinazionale svizzera Nestlé, sta per sperimentare per la prima volta nel Regno Unito, un sistema che permette ai consumatori di riciclare le loro capsule di alluminio usate, vista la forte reazione contro le capsule di caffè monouso, spesso di materiale energeticamente pregiato, che finiscono quasi totalmente in discarica.
Si tratta per il momento di un programma pilota di sei mesi, che partirà questa settimana nei quartieri londinesi di Kensington e Chelsea, che permetterà ai membri del Nespresso Club di riciclare le loro capsule usate attraverso il servizio di riciclaggio domestico, utilizzando sacchi speciali viola forniti direttamente dall’azienda.
La maggior parte delle capsule presenti sul mercato non sono in alluminio e solitamente sono composte da plastica mista e talvolta carta, materiali che richiedono diversi processi di riciclaggio.
I residui di caffè li rendono difficili da elaborare negli impianti standard di riciclaggio comunali. Nespresso ha difeso l’allucinante decisione di utilizzare l’alluminio sostenendo che aiuta a mantenere fresco il caffè.
La società ha preso in considerazione la richiesta dei propri utenti, che hanno chiesto un riciclaggio più conveniente attraverso la creazione di un programma locale.
Francisco Nogueira, amministratore delegato di Nespresso UK e Irlanda, ha dichiarato che il servizio di riciclaggio dedicato è stato introdotto circa sette anni fa e ogni settimana si registra un aumento del volume delle capsule inviate agli impianti di Nespresso dai clienti.
Non ci sono dati sulle percentuali di riciclo, che presumibilmente sono ridicole.
I sacchetti contenenti le capsule in alluminio saranno quindi inviati all’impianto di riciclaggio di Nespresso presente a Congleton, mentre i rifiuti di caffè saranno estratti e trasformati in compost.
Le capsule Nespresso sono incluse in altri programmi nazionali di riciclaggio, come il programma Green Dot in Germania e in numerosi altri paesi, tra cui Francia e Canada. Va segnalato il fatto che ad Amburgo le capsule di caffè sono state vietate negli uffici pubblici.
Nel 1986, Nespresso ha introdotto una delle invenzioni più inquietanti della storia della multinazionale svizzera, la prima macchina da caffè monouso, inizialmente utilizzando solo le proprie capsule.
Ma dopo che i brevetti di Nespresso cominciarono a scadere nel 2012, i concorrenti hanno cominciato a offrire capsule e macchine compatibili con il sistema Nespresso.
Mintel, società di ricerca di mercato, ha stimato in suo studio recente, che il mercato britannico delle capsule di caffè valeva 182 milioni di sterline nel 2016 nel suo studio più recente, e si prevede possa raggiungere i 206 milioni di sterline quest’anno.
Secondo la loro ricerca, il 29% dei britannici possiede una macchina per caffè a cialde monouso.
La mossa è stata accolta da Trewin Restorick, direttore esecutivo della carriera ambientale Hubbub, che ha dichiarato che le capsule di caffè sono prevalentemente in alluminio e possono essere tranquillamente riciclate, mentre molte cialde sono in plastica mista che al contrario non possono essere avviati a riciclo e Nespresso deve accelerare rapidamente il processo di riciclaggio.
L’ambizione di lungo termine dell’azienda, come ha dichiarato un portavoce di Nespresso, è quella di consentire un maggior riciclaggio delle capsule usate attraverso i servizi di raccolta locali. Speriamo che la consapevolezza ecologica dei cittadini cresca fino a cancellare questo assurdo settore.