domenica 22 Dicembre 2024
  • CIMBALI M2

Nespresso punta a 50 boutique in Italia, ricavi verso i 300 mil

La filiale italiana della multinazionale elvetica ha chiuso il 2015 con ricavi in crescita del 3,2%, e quest’anno conta di aprire altri dieci punti vendita

Da leggere

  • Dalla Corte
  • Brambati
  • TME Cialdy Evo
  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Nespresso Italia supera i 40 punti vendita e ne mette in cantiere altri dieci, inoltre chiude un bilancio 2015 con ricavi in crescita del 3,2% ma in frenata rispetto al passato, soprattutto rispetto al boom del caffè in capsule nella grande distribuzione.

L’anno scorso la società controllata da Nestlé Italiana ha realizzato ricavi per circa 272 milioni, in crescita di 8 milioni rispetto all’esercizio precedente. Il 2014 però si era chiuso con un balzo del 9,6% e quello precedente del 12,5%. Tuttavia l’anno scorso il risultato operativo è passato da 4,8 milioni a 9,5.

Il mercato italiano del caffè ha innestato, da alcuni anni, la retromarcia: nel 2015 l’unico segmento in sviluppo era quello delle capsule che, secondo Iri, ha messo a segno, nella grande distribuzione, un +17% a volume e +21% a valore a 200 milioni.

Nespresso però non è presente nella grande distribuzione con le sue capsule (ci sono però quelle compatibili dei competitor), ma opera solo online, attraverso una rete propria di punti vendita e mediante pick up presso 10mila tra uffici postali e Tnt point o con consegna a casa tramite corriere.

Nel 2015 la società guidata dal direttore generale Fabio Degli Esposti (FOTO SOPRA) ha realizzato ricavi da capsule per 253 milioni (+3,2%), da macchine per caffè espresso 10,7 milioni (+8%) e accessori 7,9 milioni (-2,5%). L’anno scorso Nespresso Italia ha inaugurato 6 boutique, 3 Pop up (nuovo formato di boutique) e un N-Cube (negozio completamente automatico).

Il 41esimo punto vendita è stato aperto in aprile, nell’Arese shopping center, il più grande centro commerciale italiano alle porte di Milano.

Nell’esercizio gli investimenti in immobili, impianti e macchinari sono stati di 7,1 milioni (4,4 milioni). Solo per i canoni di locazione la società ha pagato 11,2 milioni (in linea con l’esercizio precedente), per il trasporto 8,8 milioni (8,7), per il contact center 3,7 milioni (5,8) e per la logistica 4,9 miloni (5,6). Infine, la società ha sostenuto spese promozionali per 11 milioni (14,7) e di pubblicità per 11,8 milioni (12,1).

L’azienda ha lanciato la prima macchina da caffè connessa allo smartphone. Si chiama Prodigio e consente di preparare il caffè da remoto, allerta l’utente se i suoi Grand cru preferiti stanno per terminare e invia persino una notifica quando è necessario effettuare la decalcificazione o quando il contenitore delle capsule è colmo.

CIMBALI M2

Ultime Notizie

Carte Dozio