MILANO – Nespresso, ramo per il caffè porzionato del colosso Nestlé, ha rivelato di avere subito una nuova sconfitta circa la protezione riguardante le sue capsule di caffè. Vediamo in dettaglio la vicenda che si è svolta nelle sale delle udienze dell’Ufficio europeo dei brevetti che ha sede a Monaco di Baviera in Germania. Una sentenza che riguarda un giro d’affari superiore ai 4 miliardi di euro: 3,66 quelli relativi alle capsule originali nespresso, un altro miliardo le capsule Nespresso compatibili. Ma vediamo il dettaglio.
La sentenza è stata emessa dalla Camera dei ricorsi dell’Ufficio europeo dei brevetti che ha sede a Monaco di Baviera (Germania) ed ha revocato in via definitiva il brevetto del gruppo elvetico sul meccanismo di estrazione delle capsule dalla Nespresso.
Di quelli meno importanti, sostiene adesso Nespresso, cioè non fondamentali per la blindatura del sistema chiuso più famoso del mondo e proprio per questo al centro di polemiche e battaglie commerciali che finiscono poi in tribunale.
Tuttavia la nuova sentenza annulla una decisione di aprile favorevole alla protezione, ma in una forma modificata.
Nespresso, come in precedenti condanne, si è detta delusa per la sentenza pubblicata. In una nota la stessa Nespresso rileva che la decisione non influisce comunque sulla attuale situazione concorrenziale
Il brevetto era stato contestato da cinque aziende, tra cui Caffè Vergnano.
L’ufficio dei brevetti ha informato che si tratta delle decisione finale al termine di un processo durato un paio d’anni. Le motivazioni della decisione saranno rese note prossimamente.
Tuttavia sin d’ora si può dire che la sentenza dell’Ufficio europeo dei brevetti ha bloccato tutte le manovre legali con le quali la Nestlé-Nespresso voleva impedire la produzione di altre capsule, compatibili con la macchina Nespresso.
La sentenza è di quelle pesanti perchè la posta in gioco è enorme: il marchio Nespresso vale circa 4,5 miliardi di franchi svizzeri (3,66 miliardi di euro) in vendite annuali e sono molte le aziende che cercano di ritagliarsi una fetta di questo mercato.
Ultimo dato: come tutte le altre anche questa decisione dell’Ufficio europeo brevetti di Monaco è definitiva e riguarda 28 paesi europei.