MILANO – Nespresso e Starbucks tra i massimi driver di crescita di Nestlé, che chiude l’anno della pandemia con risultati record. L’esercizio 2020 della multinazionale svizzera termina con una crescita organica (cioè al netto di acquisizioni, cessioni ed effetti valutari) del 3,6%: “il livello più elevato degli ultimi cinque anni” sottolinea nella nota ai media il gigante elvetico. Il fatturato è tuttavia in calo del 7,9%, a 84,3 miliardi di franchi (77,6 miliardi di euro).
Ciò, spiega il gruppo, in ragione della cessione di alcuni asset, che hanno ridotto il giro d’affari del 4,6%. Nestlé negli scorsi mesi ha venduto, per citarne alcuni, i suoi business legati alla cura della pelle e dei gelati negli Usa.
Ma incide anche il rafforzarsi del franco svizzero: gli effetti valutari hanno contato per il 7,9%.
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