MILANO – La prossima volta che George domanderà in tono amabile “Nespresso. What else?” bisognerà far notare al cittadino di Laglio che, in effetti, qualcos’altro comincia a vedersi: a partire da luglio 2013 un nuovo agguerrito concorrente, Mondelez International, ha annunciato la decisione di entrare in tre dei principali quattro mercati in cui opera il gigante svizzero dell’alimentazione Nestlé.
Mondelez International, oltre ad essere il produttore dei biscotti Oreo e dei bastoncini al cioccolato Mikado, è il secondo più importante produttore di caffè (dopo Nestlé) ed ha cominciato la produzione di capsule per le medesime macchine su cui operano le famose cialde Nespresso, puntando su Svizzera, Francia, Germania ed Austria, mercati che rappresentano per il gruppo svizzero, più del 40% degli incassi.
L’attacco è stato innescato dall’estinzione, a partire dal 2012, di numerosi importanti brevetti che proteggevano i diritti sulla produzione delle capsule, incentivando una concorrenza già affascinata dai grassi profitti che si fanno su un mercato ricco di opportunità e con un trend in netta crescita.
La commercializzazione dei prodotti avviene tramite i due marchi, Jacobs e Carte Noir, che affronteranno la strategia del rivale con una distribuzione nei supermercati e con prezzi più contenuti. Al contrario il market leader si caratterizza per il contatto diretto con il cliente, vendendo solo tramite negozi specializzati o sul sito internet, e si differenzia con prodotti percepiti come “di lusso”, con prezzi che sono i più alti della categoria.
I due marchi novelli non rappresentano ovviamente gli unici competitors del produttore svizzero. Douwe Egberts ha vinto nel 2010 una causa contro Nespresso (allora ancora protetta dai brevetti) per la produzione della linea “L’or”, cominciando a rosicchiare parte del mercato; Mondelez, ora, spaventa ancora di più, sia perché i due marchi sono già noti ed apprezzati dai consumatori, sia perché il gruppo ha la capacità di elevati investimenti nel marketing.
Come da manuale, una riduzione delle barriere all’ingresso, accompagnata da un mercato che promette margini sostanziosi, ha ravvivato la competizione: tenendo a mente che per il consumatore un po’ di sana concorrenza non fa mai male, sarà interessante seguire gli sviluppi del duello durante il 2014.
Fonte: www.smartweek.it
Per leggere l’originale: http://www.smartweek.it/nespresso-attenta-a-quei-due/