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Tè nero: proprietà, benefenci e controindicazioni

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MILANO – Il tè nero è la varietà di tè più diffusa al mondo. Tutti noi lo conosciamo come bevanda calda da assaporare da sola o con l’aggiunta di alcuni ingredienti, come una fettina di limone o del latte, a seconda dei nostri gusti e delle tradizioni legate al tè che preferiamo seguire.

La produzione del tè nero avviene soprattutto in India. E’ bene sapere che il tè nero rispetto al tè verde contiene una maggiore quantità di teina. Ha dunque effetti più forti sul nostro organismo per quanto riguarda questa sostanza.

Proprietà e benefici del tè nero
Il tè nero sta destando l’interesse del mondo scientifico per via della sua ricchezza di sostanze antiossidanti. Gli antiossidanti, tra cui troviamo i flavonoidi, aiutano il corpo a prevenire l’invecchiamento cellulare, a contrastare l’azione dei radicali liberi e a mantenere in salute il sistema cardio-circolatorio. Si ritiene che gli antiossidanti rappresentino delle sostanze utili per la prevenzione dei tumori.

Uno studio condotto di recente in Svezia ha associato il consumo di tè nero con la riduzione del rischio di ictus. In particolare, i ricercatori hanno sottolineato che bere tè nero aiuta a ridurre del 21% il rischio di formazione di coaguli sanguigni nella zona del cervello. La prevenzione del rischio di ictus è legata al consumo di quattro tazze di tè nero al giorno. I benefici del tè nero sulla circolazione sanguigna sono associati al contenuto di flavonoidi di questa bevanda.

Le proprietà antitumorali del tè nero sono state osservate, ad esempio, in uno studio che ha coinvolto delle pazienti con cancro alle ovaie. Le donne in salute prese in considerazione dallo studio consumavano più tè rispetto alle donne che si erano ammalate. Lo studio è stato condotto in un ospedale cinese e ha riguardato il consumo di tè nero, di tè verde e di tè oolong.

Il tè nero viene utilizzato anche come rimedio naturale, ad esempio come bevanda astringente da assumere in caso di diarrea, con l’aggiunta di succo di limone. Bere una tazza di tè nero può essere utile per contrastare il raffreddore e per migliorare la concentrazione. Gli effetti stimolanti del tè nero infatti coinvolgono il cervello e la nostra mente.

Controindicazioni del tè nero
Alcune persone sono sensibili al consumo di tè nero, soprattutto se eccessivo, un po’ come avviene per il caffè. Il tè nero è una bevanda stimolante che potrebbe portare qualche difficoltà ad addormentarsi o agitazione nei soggetti sensibili. Chi è sensibile al caffè e alla caffeina, dovrebbe fare un consumo di tè nero moderato.

Anche nei bambini meglio evitare le bevande stimolanti: per loro scegliamo una camomilla o una tisana rilassante. La tradizione dello Yoga inserisce il tè nero tra i cibi mutativi, che possono cioè avere un effetto dinamico sul corpo e/o sulla mente. E’ consigliato da questo punto di vista un consumo moderato di tè nero, senza esagerare. In generale, il consumo di tè nero, trattandosi di una bevanda stimolante, è più indicato per il mattino o per il pomeriggio, piuttosto che per la sera, e in ogni caso può essere controindicato agli ipertesi.

Il consumo di tè nero può portare ad una riduzione dell’assorbimento del ferro da parte del nostro organismo. Chi soffre di anemia potrebbe trarre beneficio dall’evitare il consumo di tè nero. Meglio bere il tè nero lontano dai pasti.

Se preferiamo non bere troppo tè nero, ricordiamo che gli antiossidanti non sono presenti solo in questa bevanda, ma in molti altri cibi. Qui e qui l’elenco degli alimenti più ricchi di antiossidanti.

Marta Albè

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