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martedì 03 Dicembre 2024
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Stati Uniti: l’agenzia Food and Drug Administration propone di chiamare latte tutte le bevande vegetali

Il nuovo regolamento prevederebbe anche l’inserimento di ulteriori etichette sui valori nutrizionali che indichino quando il latte di origine vegetale abbia livelli di nutrienti inferiori a quelli del latte, per esempio calcio, magnesio e vitamina D

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L’agenzia del governo degli Stati Uniti con il compito di regolamentare prodotti alimentari e farmaci, la Food and Drug Administration, ha proposto di usare la parola latte anche per le alternative vegetali a quello vaccino come la versione con il riso, la mandorla o la soia. La FDA accetterà commenti sulla nuova proposta fino al  23 aprile per poi decidere se approvarla o meno.

La proposta dell’agenzia FDA non desta sorpresa considerando che le bevande vegetali rappresentano un’alternativa sempre più popolare tra i consumatori attenti ad un’alimentazione differente. Anche nei bar di tutto il mondo i gestori hanno imparato ad avere la loro piccola scorta di bevanda vegetale per far fronte alla grande richiesta comune.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Il Post.

La proposta della FDA sulle bevande vegetali

SILVER SPRING (USA)  – Mercoledì la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia del governo degli Stati Uniti che si occupa di regolamentare i prodotti alimentari e i farmaci, ha pubblicato una proposta di regolamento federale che ammette la possibilità di chiamare “latte” le bevande a base vegetale usate come alternative al latte vaccino: quelle che siamo comunemente abituati a chiamare “latte di soia”, di riso, di mandorla, di cocco, eccetera.

È una questione dibattuta da tempo in diversi paesi del mondo, con i produttori di latte vaccino che chiedono che venga vietata la denominazione di “latte” per le bevande a base vegetale, perché farebbero illecitamente concorrenza al latte di origine animale senza averne le caratteristiche.

Nell’Unione Europea e in Italia l’uso del nome “latte” per questi prodotti è già vietato da tempo, ma negli Stati Uniti se ne torna a parlare a più riprese perché non esiste uno standard federale al riguardo, ed è probabile che se ne parlerà parecchio nei prossimi mesi: la FDA accetterà commenti sulla nuova proposta di regolamento fino al prossimo 23 aprile e poi deciderà se approvarlo definitivamente.

La bozza di regolamento

La bozza di regolamento della FDA propone di indicare chiaramente nelle etichette quale sia l’origine vegetale delle bevande che verranno eventualmente chiamate “latte”, e quindi di specificare se sia “latte di soia”, “latte di anacardi” o altro. La FDA ha commentato la proposta spiegando che i prodotti a base vegetale non “fingono” di essere latte e non ingannano i consumatori statunitensi, che conoscerebbero la differenza tra il latte vaccino e quello di origine vegetale e non verrebbero quindi confusi dal nome simile.

Il nuovo regolamento prevedrebbe anche l’inserimento di ulteriori etichette sui valori nutrizionali che indichino quando il latte di origine vegetale abbia livelli di nutrienti inferiori a quelli del latte, per esempio calcio, magnesio e vitamina D. Sono già diffuse invece etichette in cui che indicano quando i valori nutrizionali sono superiori rispetto al latte di origine animale, e quelle continuerebbero a essere consentite.

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