mercoledì 30 Ottobre 2024

Nayma Diomedi, regina di MDEJ, edizione col record di iscritti, oltre mille: “Vincere è stato fondamentale, voglio aprire un giorno il mio locale”

La vincitrice: "Mi sono impegnata tanto e se non avessi vinto, avrei comunque pensato di essermelo meritato. Certo, sarei stata contenta per gli altri ragazzi, con cui abbiamo condiviso la stessa pressione e con cui ci siamo molto uniti."

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MILANO – Nayma Diomedi dell’Istituto Einstein Nebbia di Ancona, è la vincitrice della trentunesima edizione di Maestri dell’espresso junior che si è conclusa all’interno del Mumac del Gruppo Cimbali. Una ragazza ambiziosa, che ha rischiato persino di non poter partecipare alla finale, a causa dell’alluvione in Emilia Romagna che rendeva impossibile il suo arrivo in treno.

Eppure, supportata totalmente dal suo professore, ha volato due volte, da Ancona a Roma e poi di nuovo a Milano, per poter disputare la gara.

CIMBALI M2

E vincerla.

Diomedi, ma lei se lo aspettava di vincere?

“Mi sono impegnata tanto e se non avessi vinto, avrei comunque pensato di essermelo meritato. Certo, sarei stata contenta per gli altri ragazzi, con cui abbiamo condiviso la stessa pressione e con cui ci siamo molto uniti.”

Come mai ha voluto affrontare questo lungo percorso di 9 mesi?

“Inizialmente ho deciso di partecipare perché volevo dare il massimo a scuola ed esser coinvolta in Maestri dell’espresso junior mi avrebbe dato dei crediti: non avevo compreso subito la serietà del concorso, ma appena l’ho realizzato, mi sono impegnata con tutta me stessa.”

Com’è andata la sua finale?

In fase di preparazione

“La gara è andata bene e sono stata soddisfatta della fase di preparazione dell’espresso, del cappuccino e della degustazione. Non ho gestito al meglio la prova di fronte alla giuria dei giornalisti, perché avevo l’ansia alle stelle. Ma nella prova tecnica sono andata bene nell’erogazione degli espresso, che sono venuti perfetti.”

Prepararsi affiancata da un insegnante giovane e che prima di lei ha affrontato lo stesso concorso, è stato importante?

Diomedi: “Ho lavorato molto con il mio docente e con un esperto esterno alla scuola, specializzato nella latte art, Donato Pantone. È venuto alcune volte per aiutarmi. Avere un insegnante così giovane che ha vissuto prima di me la stessa esperienza, da un lato mi ha dato molta sicurezza, dall’altra no, perché quando ha gareggiato lui l’edizione era molto diversa.”

Diomedi, adesso la vittoria le cambierà la vita? Si tatuerà questa data come il suo predecessore?

“Il tatuaggio forse no – scherza Diomedi – ma ne terrò molto conto e ne andrò fiera per il resto della mia vita anche professionale. sarà un punto fondamentale del mio percorso: vorrei aprire un locale tutto mio in futuro. Prima o poi ce la farò, perché non mollo e non mi basta esser soltanto una barista.

Il Coco Coffee

Mi sono divertita a preparare le ricette ad esempio: ho scelto il cocco perché volevo qualcosa di fresco e non l’avevo visto spesso in un drink e mi sembrava si abbinasse bene con il lampone. E’ un drink che servirei volentieri nel mio futuro bar. Certo, ho avuto un po’ di tachicardia, ma ho vissuto una bellissima esperienza.”

Ha lavorato con macchine del calibro di quelle che ha trovato al Mumac?

“I macchinari nella nostra scuola non erano come quelle che ho trovato a Binasco: con l’esperto ho potuto cimentarmi con strumenti di questo livello, ma mi sono misurata con quelli che avrei usato in gara, soltanto la mattina della finale.

Solo in quel momento ho usato per la prima volta il macinino on demand e ci ho impiegato un po’ a capire che poteva esser un vantaggio.

Tutti nella mia scuola mi hanno aiutato e mi sono sentita in dovere di vincere anche perché ho rinunciato ad un Erasmus per impegnarmi in questo percorso e ho trascurato anche un po’ la scuola: ho chiuso l’anno bene e ho vinto anche la gara.

Ora mi aspetto che i docenti vedano che ho delle potenzialità e che mi riconoscano determinate capacità. Ho ancora tanto da imparare, ma qualcosa la so fare.”

E pensare che lei Diomedi neppure sarebbe dovuta arrivare…

“Vero. Rischiavo di non arrivare a causa del meteo che ha allagato le zone che dovevo attraversare in treno. Ho dovuto prendere un areo fino a Roma e un altro sino a Milano: se non fosse stato per la determinazione del professor Orologio, anche il preside avrebbe rinunciato alla nostra presenza. Nonostante tutto, sono riuscita ad arrivare e a vincere.

Ringrazio quindi tantissimo il mio istituto, i miei amici e chi è stato presente ad osservare una giornata intera di gare.”

I numeri di Maestri dell’espresso junior 2023

Maestri dell’Espresso Junior, i partecipanti alla trentunesima edizione (foto concessa)

Adesioni record quest’anno, con 56 istituti iscritti e più di 1.000 studentesse e studenti partecipanti, per un’edizione ibrida, che ha visto i ragazzi sfidarsi nuovamente in presenza per la finale e le premiazioni. Sedici gli istituti che hanno partecipato al concorso per la prima volta, due dei quali arrivati alla fase finale.

Il concorso di caffetteria è dedicato alle classi quarte degli istituti professionali alberghieri e della ristorazione, a tutti gli istituti IPSSAR statali e gli istituti alberghieri parificati italiani e della Repubblica di San Marino. La manifestazione è nata nel 1992 dalla collaborazione tra Università del caffè, il centro d’eccellenza creato da illycaffè per diffondere la cultura di caffè di qualità, e MUMAC Academy, l’Accademia della macchina per caffè di Gruppo
Cimbali per la formazione di professionisti e coffee lovers e la promozione della cultura del caffè, con l’obiettivo di contribuire alla preparazione dei nuovi addetti al settore.

Commenta Moreno Faina, direttore dell’Università del caffè

“In un contesto sfidante come quello attuale, la formazione assume un ruolo sempre più centrale nello sviluppo professionale dei ragazzi, che si stanno affacciando ad un mercato del lavoro che richiede competenze più professionali e capacità distintive.

Il record di iscritti a questa edizione di Maestri dell’espresso junior, che finalmente è tornato in presenza, riconosce l’importanza della collaborazione scuola-impresa nell’acquisizione di nuove esperienze per la crescita professionale dei ragazzi”.

“I risultati di questa edizione confermano che la formazione è un ingrediente fondamentale per un percorso professionale di successo e MUMAC Academy è molto orgogliosa di poter contribuire attivamente a creare i giovani talenti di domani – afferma Silvia Vercellati, MUMAC academy manager di Gruppo Cimbali – Il concorso è un’esperienza che forma e accompagna studenti e docenti nel corso di un intero anno scolastico. Partecipare ad un progetto come questo significa mettersi alla prova, prepararsi, studiare, allenarsi: per gli studenti spesso la consapevolezza di ciò che si è in grado di fare e dei risultati che si possono ottenere con l’impegno è il premio più grande”.

Attraverso la formazione, che è un pilastro della collaborazione con le scuole, oltre 1.000 studenti delle classi interessate al concorso, hanno partecipato a 3 sessioni formative sulla cultura e sostenibilità del caffè, il processo produttivo, la preparazione di espresso e cappuccino, la manutenzione e pulizia dell’attrezzatura. Hanno quindi preso parte a un primo test teorico di ammissione al concorso, basato sui contenuti appresi durante le ore di formazione, a seguito del quale hanno prodotto un video che doveva dimostrare la loro capacità di relazionarsi con il cliente.

Otto sono stati gli allievi selezionati per la fase finale della 31° edizione di Maestri dell’espresso junior, che si sono confrontati sulla verifica dello stato di funzionamento
dell’attrezzatura, sul settaggio della macinatura, sulla preparazione di alcune bevande e su una prova di degustazione. Ai finalisti è stato inoltre chiesto di preparare una ricetta a base di caffè espresso e di bevanda vegetale (la fornitura è messa a disposizione dal partner Alpro), valutata dai giornalisti in giuria in base all’utilizzo degli ingredienti, all’esposizione della ricetta, all’originalità della proposta e all’estetica della presentazione.

I premi di Maestri dell’espresso junior

Permettono ai vincitori di ricevere una formazione più specialistica nel mondo della caffetteria, entrando in contatto approfondito con un’affermata realtà aziendale. Il vincitore del 31° concorso di Maestri dell’espresso junior si è aggiudicato uno stage alla illycaffè a Trieste mentre il 2° classificato ha vinto la partecipazione al corso di Maestro barista all’Università del caffè di Trieste. Al vincitore del Premio Giornalisti è stata conferita una targa di riconoscimento. I primi due istituti classificati, inoltre, hanno ricevuto una fornitura illycaffè e una delle attrezzature a marchio Cimbali a scelta tra una macchina espresso o tre macinadosatori.

illycaffè

E’ un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica, combinando 9 delle migliori qualità al mondo secondo illycaffè. Ogni giorno vengono gustate 8 milioni di tazzine di caffè illy in oltre 140 Paesi, nei bar, ristoranti e alberghi, nei caffè e negozi monomarca, a casa e in ufficio.

Grazie alle sue innovazioni, contribuisce all’avanzamento tecnologico nel mondo del caffè. Con la creazione in Brasile, nel 1991, del “Premio Ernesto Illy de qualidade sustentavel do cafè para espresso”, illy ha contribuito alla condivisione del know-how e al riconoscimento ai produttori di un premium price per la migliore qualità secondo illycaffè.

Dal 2016 attraverso il premio “Ernesto Illy International Coffee Award” l’azienda celebra i coltivatori di caffè al mondo che secondo illy hanno prodotto il miglior lotto di caffè sostenibile. Dal 2013, l’azienda è regolarmente inserita nella lista delle World Most Ethical Companies. Nel 2019 illy ha rafforzato il proprio impegno a perseguire un modello di business sostenibile, che integra gli interessi delle persone e dell’ambiente, adottando lo status di Società Benefit e inserendo questo impegno all’interno del proprio statuto.

Nel 2021 illy è stata la prima azienda italiana del caffè ad avere ottenuto la certificazione internazionale B Corp grazie al suo impegno a rispettare i più alti standard di performance
sociale e ambientale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura a tutti i livelli, offrire una preparazione completa e pratica a coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha fondato la sua Università del Caffè. Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, valori fondanti del marchio a cominciare dal logo, disegnato dall’artista James Rosenquist, fino alle tazzine che compongono la illy Art Collection, decorate da oltre 125 artisti internazionali.

Nel 2022 l’azienda ha impiegato 1230 persone e ha un fatturato consolidato pari a
€567,7 milioni. Gli store e i negozi monomarca illy nel mondo sono 190 in più di 30 Paesi. Nel 2021 Rhone Capital è entrato nel capitale di illycaffè con una quota di minoranza per accompagnare l’azienda nella sua crescita internazionale.

Gruppo Cimbali

Gruppo Cimbali è tra i principali produttori di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte e di attrezzature dedicate alla caffetteria. Il Gruppo, di cui fanno parte i brand La Cimbali, Faema, Slayer e Casadio, opera attraverso tre stabilimenti produttivi in Italia
e uno negli Stati Uniti (a Seattle, dove vengono prodotte le macchine a marchio Slayer), impiegando complessivamente circa 700 addetti. L’impegno del Gruppo per la diffusione della cultura del caffè espresso e per la valorizzazione del territorio si è concretizzato nel
2012 con la fondazione del MUMAC – Museo della Macchina per Caffè, la prima e più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine per il caffè espresso situata all’interno dell’headquarter di Gruppo Cimbali a Binasco.

MUMAC ospita MUMAC Academy, l’accademia della macchina per caffè di Gruppo Cimbali, centro di formazione, divulgazione e ricerca.
Facebook @CimbaliOfficial
Instagram @cimbali_official

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