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venerdì 22 Novembre 2024
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Nasce “Fipe Business School”: baristi toscani a scuola di successo

Quattro giornate seminariali di lunedì, a partire dal 20 marzo, per chi vuole migliorare le proprie competenze manageriali per restare sul mercato vincendo la concorrenza e ottimizzando i costi di gestione. Il vicepresidente vicario nazionale di Fipe Confcommercio Aldo Cursano: “in Italia il settore conta oltre 300 mila imprese, 1 milione di addetti e circa 40 miliardi di euro di valore aggiunto. Un mondo variegato e complesso, alle prese con cambiamenti continui. Ecco perché servono migliori competenze manageriali”.

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AREZZO – Continua a crescere il numero dei pubblici esercizi in provincia di Arezzo, ma il settore, segnato da un altissimo turn over che non ha risparmiato neppure le imprese più consolidate, si trova ad affrontare molti problemi: dalla concorrenza sempre più esasperata alle difficoltà di far quadrare i conti tra costi di gestione sempre più alti e ricavi in diminuzione.

Da questa premessa nasce il progetto formativo di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio), l’associazione di categoria che riunisce i titolari di bar e ristoranti, in collaborazione con Partesa, network di distribuzione del gruppo Heineken Italia, che hanno presentato la settimana scorsa in conferenza stampa ad Arezzo la “Fipe Business School”, la nuovissima scuola di alta formazione pensata appositamente per gli imprenditori del settore che vogliono migliorare le proprie competenze manageriali per restare sul mercato vincendo la concorrenza e ottimizzando i costi di gestione.

Erano presenti alla conferenza, introdotta dal direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni e coordinata dal responsabile delle categorie sindacali Gian Luca Rosai, il vicepresidente vicario nazionale di Fipe-Confcommercio Aldo Mario Cursano, Giulia Erba dell’Ufficio Studi di Fipe nazionale, i presidenti provinciali dei ristoratori Federico Vestri, delle pizzerie Renato Pancini e i vicepresidenti dei baristi aretini Emanuele Gallorini e Alessandro Ferretti.

“In provincia di Arezzo esistono 2.220 locali, tra bar, ristoranti e pizzerie, in pratica un locale ogni 156 abitanti, per un incremento di circa il 4% dal 2013, quando erano a quota 2.137”, ha detto il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni in apertura, “segno che quello dei pubblici esercizi resta uno dei settori di investimento preferiti da chi intende aprire un’attività in proprio, nonostante oggi il mercato sia ormai inflazionato e che, più che sulla quantità, si abbia bisogno di lavorare sulla qualità delle nuove offerte.

A questo punto, tornare sui banchi di scuola può diventare il segreto del successo. Se una volta l’intuito poteva bastare, oggi non paga più e tanto meno paga l’improvvisazione.

Gli imprenditori di qualsiasi settore, non solo dei pubblici esercizi, hanno bisogno di una preparazione sempre più accurata che li aiuti ad essere competitivi.

Benvenga quindi la Fipe Business School, un piano formativo studiato per i gli operatori della ristorazione con lo scopo di fornire informazioni, strategie e assistenza per rendere tutte le imprese del settore, dal bar tradizionale all’ultima start up, sempre più competitive in un mercato caratterizzato da tassi molto elevati di mortalità imprenditoriale”.

“Il settore dei pubblici esercizi conta in Italia oltre 300 mila imprese, 1 milione di addetti e circa 40 miliardi di euro di valore aggiunto”, ha detto il vicepresidente vicario nazionale di Fipe-Confcommercio Aldo Mario Cursano, che è anche presidente regionale della categoria “un mondo variegato e complesso, alle prese con cambiamenti continui, in parallelo con l’evoluzione dei consumi e delle esigenze di una clientela sempre più attenta alle nuove tendenze.

Basti pensare alla profonda trasformazione che sta investendo i bar, dove in molti casi la tazzina di caffè è la minima parte di un’offerta sempre più ampia che copre i principali momenti della giornata, dalla colazione al dopocena, per arrivare a servizi accessori come l’intrattenimento.

Il mutato scenario competitivo, in particolare in una fase congiunturale così complicata, richiede agli imprenditori capacità di interpretare il cambiamento insieme a doti di gestione di cui prima se ne sentiva il bisogno solo in parte.

Le competenze manageriali sono il principale mezzo per costruire un’impresa di successo, incrementare i profitti e fidelizzare la clientela: con Fipe Business School grazie alla collaborazione avviata con Partesa e al prezioso contributo delle associazioni territoriali di Confcommercio, ci proponiamo di dare vita ad un modello formativo unico nel suo genere, con un linguaggio, semplice, innovativo e, al tempo stesso, pratico”.

Ad Arezzo la Fipe Business School si articolerà in quattro giornate seminariali di lunedì con orario 10-13/ 14-17, a partire dal 20 marzo.

Ogni volta sarà approfondito un diverso argomento: acquisizione e fidelizzazione della clientela attraverso i social network; i nuovi trend della domanda e dell’offerta nel mercato italiano; l’analisi del conto economico, per trasformare le voci di costo in opportunità di fatturato; infine, i segreti per il lancio di una start up vincente, dedicato ovviamente a chi intende aprire una nuova attività nel settore o l’ha appena fatto.

Ecco il dettaglio il programma completo dei corsi Fipe Business School ad Arezzo:

Lunedì 20 marzo, dalle ore 10 alle ore 17

Acquisizione e fidelizzazione della clientela: come utilizzare Facebook e gli altri social network per acquisire nuovi clienti e fidelizzare i propri

Lunedì 27 marzo, dalle ore 10 alle ore 17

Nuovi trend della domanda e nuovi format

Lunedì 3 aprile dalle 10 alle 17

Come trasformare le voci di costo in leve di fatturato

Lunedì 10 aprile dalle 10 alle 17

Start up: come lanciare la start up di successo di un bar o di un ristorante

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