martedì 29 Ottobre 2024

Lavazza dà l’idea del Center for circular economy in coffee che è la prima piattaforma al mondo per accelerare la transizione sostenibile della filiera

Mario Cerutti, segretario della Fondazione Lavazza e head of institutional relations & sustainability del Gruppo Lavazza: “Dall’esigenza di accelerare sul passaggio all’economia circolare, nella nostra Fondazione è maturata l’idea di declinare nella circolarità il nostro approccio collaborativo multistakeholder, che ci caratterizza dal nostro anno di fondazione, il 2004: se da un lato l’impegno concreto del singolo attore della filiera è indispensabile, solo con l’unione delle forze di tutti gli attori dell’industria del caffè possiamo dare una decisa accelerata verso la realizzazione della transizione circolare. Innovazione e collaborazione sono le parole chiave che guidano la nostra strategia. Questo nuovo Centro rappresenta una valida area precompetitiva che potenzialmente può generare un impatto inferiore sull’ambiente, migliorando il reddito dei coltivatori di caffè e altri stakeholder: un ottimo motivo per tutti gli operatori della filiera di unirsi al gruppo e partecipare attivamente”

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BANGALURU (India) – Durante la World Coffee Conference (Wcc 2023) promossa da International Coffee Organization (Ico) e organizzata in collaborazione con il Governo Indiano e il Coffee Board a Bangalore, in India, è stata annunciata la nascita del Center for circular economy in coffee: la prima piattaforma precompetitiva globale che mira ad accelerare la transizione sostenibile nella filiera del caffè, valorizzando i propri principi, sostenendo l’innovazione e sviluppando le buone pratiche dell’economia circolare in questa industria a livello globale.

La nascita del Center for circular economy in coffee

Il Centro è promosso e supportato da una rete globale di partner: Fondazione Giuseppe Pericle Lavazza, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in Italia, International Coffee Organization (Ico), International Trade Centre (Itc) e United Nation Industrial Development Organization (Unido).

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La nascita del Center for circular economy in coffee (immagine concessa)

Istituito a Torino, in Italia, da un’idea della Fondazione Lavazza, il Centro è aperto alle adesioni di tutti gli attori della filiera del caffè: comunità locali di produttori, affinché abbiano accesso a un network globale di conoscenze e abbiano la possibilità di implementare progetti pilota di economia circolare; torrefattori, che beneficiano della collaborazione derivante dalla creazione di una rete scientifica di esperti del settore, proponendo nuove iniziative e ispirandosi ai progetti condivisi nel Centro; associazioni, istituzioni, partner strategici saranno invitati a sostenere nuove iniziative che contribuiranno ad accelerare l’economia circolare nel settore del caffè; centri di ricerca e mondo accademico, per diffondere la conoscenza e proporre soluzioni innovative.

La World Coffee Conference (Wcc 2023), organizzata da Ico, è l’evento globale più ampio al mondo dedicato al caffè che ogni quattro anni riunisce produttori, le principali industrie e decisori del settore provenienti da oltre cento Paesi.

La Wcc rappresenta un forum unico nel suo genere capace di agevolare il dialogo tra i governi, il settore privato, i partner per lo sviluppo, la società civile e tutti gli stakeholder del settore del caffè per far fronte comune alle sfide attuali, grazie alla cooperazione internazionale, e per promuovere opportunità socio-economiche.

Per la prima volta in Asia, dal 25 al 27 settembre 2023, Wcc 2023 si è posta al centro la circolarità con il titolo “Sustainability through circular economy and regenerative agriculture”.

In questo ambito i rappresentanti di Fondazione Lavazza, Itc e Unido hanno illustrato la mission del Centro che, attraverso un approccio collaborativo, mira a migliorare la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica del sistema caffè e a sostenerne gli attori condividendo know-how e mobilitando risorse per l’implementazione di soluzioni circolari.

Le dichiarazioni

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Mario Cerutti, chief institutional relations & sustainability officer del Gruppo Lavazza

Mario Cerutti, segretario della Fondazione Lavazza e head of institutional relations & sustainability del Gruppo Lavazza afferma: “Dall’esigenza di accelerare sul passaggio all’economia circolare, nella nostra Fondazione è maturata l’idea di declinare nella circolarità il nostro approccio collaborativo multistakeholder, che ci caratterizza dal nostro anno di fondazione, il 2004: se da un lato l’impegno concreto del singolo attore della filiera è indispensabile, solo con l’unione delle forze di tutti gli attori dell’industria del caffè possiamo dare una decisa accelerata verso la realizzazione della transizione circolare”.

Cerutti aggiunge: “Innovazione e collaborazione sono le parole chiave che guidano la nostra strategia”. Questo nuovo Centro rappresenta una valida area precompetitiva che potenzialmente può generare un impatto inferiore sull’ambiente, migliorando il reddito dei coltivatori di caffè e altri stakeholder: un ottimo motivo per tutti gli operatori della filiera di unirsi al gruppo e partecipare attivamente”.

Partnership e collaborazioni

Silvia Barbero, professore associato al Politecnico di Torino, Dipartimento di architettura e design–DAD, co-fondatore e direttore di Sys – Systemic Design Lab, e membro del Comitato Scientifico del Center for Circular Economy in Coffee: “Per il Politecnico di Torino, il Centro rappresenta il riconoscimento di anni di ricerca nel settore del caffè e dimostra il nostro forte impegno nella collaborazione con vari enti del panorama globale”.

Barbero aggiunge: “Il contributo dell’Università a questa iniziativa si estenderà oltre la ricerca e la co-creazione di conoscenza, focalizzandosi anche sull’implementazione di progetti con l’istituzione di un network inclusivo capace di coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder nella filiera del caffè”.

Barbero conclude: “Per raggiungere quest’obiettivo, è essenziale arrivare ad una conoscenza olistica di questo sistema, noto per l’elevata complessità dei processi e, soprattutto, delle relazioni tra i numerosi attori coinvolti”.

Rinaldo Rava, vice presidente di UNISG e membro del Consiglio di Amministrazione del Center for Circular Economy in Coffee di nuova istituzione: “Circular Economy for Food è un tema chiave per la nostra Università. Siamo felici di poter contribuire a questo importante progetto di un partner strategico di lunga data dell’Università, quale è la Fondazione Lavazza, per divulgare la nostra visione sistemica e olistica alle Scienze Gastronomiche”.

Franco Fassio, professore di Design Sistemico e Circular Economy for Food presso UNISG e membro del Comitato Scientifico del Center for Circular Economy in Coffee afferma: “Questo cambio di paradigma economico, politico e culturale richiede un modello collaborativo capace di oltrepassare il concetto di linearità e di abbracciare una visione sistemica e circolare. Il Center for Circular Economy in Coffee rappresenta l’occasione di condividere l’economia della conoscenza e di supportare lo sviluppo sostenibile consolidando un linguaggio comune”.

Innovazione e attenzione all’ambiente

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Vanusia Nogueira è la direttrice esecutiva dell’Ico

Vanúsia Nogueira, executive director Ico: “L’innovazione è fondamentale per migliorare la qualità, ridurre i rischi e trasformare la filiera del caffè, dal chicco alla tazza e oltre, in un sistema redditizio e sostenibile, capace di far fronte alla domanda crescente, preservando al contempo le risorse naturali e garantendo la prosperità di milioni di coltivatori di caffè e lavoratori del settore”.

Nogueira continua: “In occasione della 5° Wcc, la comunità del caffè si è riunita per condividere e apprendere nuovi strumenti e approcci per accelerare il progresso nel settore del caffè, facendo leva sul supporto privato e pubblico per generare nuove soluzioni e risorse. Il Center for Circular Economy in Coffee è un esempio perfetto di come l’ICO può mobilizzare i partner locali e globali a sostegno dell’intera comunità del caffè: promuovere soluzioni di economia circolare contribuirà ad assicurare forniture globali di caffè, rispondendo contemporaneamente alla domanda di caffè sostenibile e trasformando i rifiuti in nuove opportunità di lavoro e reddito, facendo fronte alle tematiche ambientali che riguardano il settore”.

Unido crede fermamente che le partnership tra pubblico e privato possano favorire l’integrazione della filiera del caffè, soprattutto promuovendo soluzioni innovative per l’implementazione del Programma di Sviluppo 2023.

Nell’ambito del Centro, Unido porterà il suo contributo mediante l’innovazione, il design industriale, la tecnologia e la trasmissione di conoscenza. L’obiettivo è quello di ampliare le prassi circolari tramite un approccio collaborativo multistakeholder. Il settore globale del caffè, insieme ai partner per lo sviluppo, ha l’occasione unica di investire strategicamente nella circolarità, garantendo produttività per l’industria, redditività per i coltivatori e sostenibilità globale.

L’economia circolare

Hernan Manson, head inclusive agribusiness systems, dell’International Trade Centre: “L’economia circolare è un modello di sostenibilità. In pratica, integra i principi fondamentali che noi dell’ITC stiamo promuovendo, tra cui catene del valore sostenibili e inclusive, accesso al mercato, digitalizzazione e aggiunta di valore all’origine”.

Manson aggiunge: “Grazie al potere di convocazione della Coffee Guide Network di ITC, che riunisce esperti e attori della catena del valore in tutto il settore del caffè, ITC è un partner naturale per il Centro per l’economia circolare nel caffè ed è orgoglioso di esserne un membro fondatore”.

Manson conclude: “Sfrutteremo l’esperienza e la portata dei partecipanti alla nostra rete di “Alleanze per l’azione” nel settore dell’agribusiness sostenibile per identificare e selezionare casi di studio e iniziative rilevanti relative all’economia circolare nella catena del valore globale del caffè, per co-creare nuove risorse relative all’economia circolare e per sostenere le piccole imprese dei Paesi produttori di caffè nello sviluppo di idee e know-how sui progetti di sostenibilità nel settore del caffè.”

Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

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