NAPOLI – E’ stata creata finalmente una rete on-line che coinvolga ben sette aziende del settore caffeicolo. Era il momneto di pensare ad un contratto che riunisse più attività dello stesso mercato. Si chiama Necnet – Napoli espresso coffee.
Necnet: la nuova Rete d’impresa
Comprende diverse imprese. CAFFEN S.r.l., F.A.D.E.S. S.r.l., GREEN LINE S.a.s., INCAS CAFFE’ S.r.l.; MED CAFFE’ S.r.l. (caffè ROKO). PASKA’ S.r.l. (caffè INTENSO) e RESIBRAS S.R.L.
La Presidente è Daniela Esti, vice Assunta Percuoco
La Rete d’impresa del Caffè è stata quindi formalizzata, attraverso il “nuovo” strumento giuridico del contratto di rete. Sono sette le aziende campane operanti nella filiera della lavorazione e commercializzazione del caffè, che hanno aderito.
Necnet è il 41nesimo contratto di rete in Campania
Ma tra i primi in numero di imprese coinvolte.
Infatti, in Campania la composizione media dei contratti di rete oscilla tra 3-4 imprese. Ancora lontana da un dimensionamento ottimale di tale strumento che a livello nazionale si attesta, in media, intorno alle 9-10 unità. (680 contratti per oltre 3500 imprese).
L’iniziativa si inserisce in un percorso iniziato appena tre mesi fa
A valle delle azioni di sensibilizzazione e promozione delle reti di imprese dell’intero comparto regionale del caffè. Promossa dall’Assessorato alle Attività produttive della Regione Campania, con l’istituzione di un apposito tavolo tecnico.
Necnet è costituito dalle seguenti imprese:
CAFFEN S.r.l., F.A.D.E.S. S.r.l.,GREEN LINE S.a.s.; poi INCAS CAFFE’ S.r.l. e MED CAFFE’ S.r.l. (caffè ROKO). Infine, PASKA’ S.r.l. (caffè INTENSO) e RESIBRAS S.R.L.
Aziende accumunate oltre che dalla merceologia del prodotto dalla filosofia aziendale di chi “pensa globale rimanendo locale”. Oggi spesso anche chiamata glocal.
Gli imprenditori del Necnet
Sono convinti che storia, tradizione e tipicità del prodotto legate al territorio locale costituiscano i drivers giusti per competere sui mercati nazionali. Meglio ancora internazionali.
La carica di Presidente di Necnet è stata affidata a Daniela Esti
L’amministratore unico della Green Line; leader nell’importazione del caffè crudo. Mentre quella di Vice Presidente a Assunta Percuoco. Amministratore della storica azienda Caffen.
Gli altri componenti del Comitato di gestione sono:
Antonio Gonzales Reyero, titolare della F.A.D.E.S.. Azienda di spedizioni specializzata nel trasporto del caffè.
Simona Donatiello, titolare e responsabile marketing dello storico marchio Incas Caffè. Poi Michele De Lucia, produttore del caffè Roko; ancora, Nicola Pascale, noto per le sue cialde di caffè Intenso. Infine, Alfredo Resi. Amministratore della Resibras, importatrice e produttrice di caffè.
Il programma della nuova Rete è il seguente
Innanzitutto promuovere le azioni di marketing e, più tipicamente, di vendita dei prodotti delle imprese appartenenti alla Rete. Soprattutto, con riferimento all’export.
Quando possibile, sostenere la formazione di gruppi per massimizzare l’efficienza in termini di costo e di logistica;
In secondo luogo, erogare servizi di assistenza all’export. Finalizzati a facilitare la penetrazione delle azione nei mercati di maggiore consumo anche mediante approfondimenti in tema di normativa e legislazioni locali; pratiche doganali, modelli di consumo. Poi contatti con gli altri operatori della filiera del caffè; nonché con gli altri soggetti istituzionali tipicamente preposti a sostenere la produzione italiana nel mondo (es. Simest, Sace, etc.);
Un terzo aspetto è quello di porre in essere azioni di tutela del prodotto/territorio. A vantaggio delle imprese appartenenti alla Rete. Anche mediante la regolamentazione puntuale della Rete medesima. Promovendo altresì azioni di contrasto alla contraffazione ed ai fenomeni imitativi del prodotto alimentare in questione;
Realizzare progetti di innovazione del prodotto
Quale ad esempio lo sviluppo dei materiali biocompatibili, particolarmente in tema di packaging, etc. Allo stesso modo, promuovere l’innovazione organizzativa e di processo aziendale. Anche con il supporto di professionalità esterne e/o mediante accordi con centri di ricerca/sviluppo specializzati;
Pensare azioni di formazione specialistica per profili professionali e manageriali specifici. Finalizzati alla conoscenza delle tipicità del comparto in oggetto.