NAPOLI – Il capoluogo campano difende il suo caffè: è bastata una anticipazione della puntata di ‘Report’ del prossimo 7 aprile, che conterrà una sonora bocciatura per la bevanda simbolo della città, a scatenare una pioggia di reazioni: in contemporanea alla puntata della trasmissione di Rai 3 già si annuncia un flash mob che coinvolgerà i bar della città.
”Confcommercio Napoli si costituirà parte civile qualora bar e produttori di caffè decidano di denunciare per diffamazione l’esperto triestino Andrej Godina – conferma Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese della provincia – difenderemo le eccellenze del territorio e prodotti che, anzi, avrebbero bisogno di maggiore tutela. Che il caffè di Napoli sia ottimo lo dimostrano i milioni di turisti. Report è una trasmissione autorevolissima che va solo elogiata per le sue inchieste. Ma probabilmente si sono rivolti ad un esperto non adeguato che viene, tra l’altro, dalla cultura triestina del caffè e non ha mai nascosto i suoi apprezzamenti per Illy”.
”Il caffè napoletano è un prodotto tipico che viene riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo- evidenzia Salvatore Trinchillo, presidente della Fipe-Confcommercio di Napoli – e la qualità è indiscutibilmente medio-alta”.
Per i giovani il mondo del caffè è uno degli sbocchi più concreti, avvisa Giuseppe Salvati segretario Cidec Campania.
”Bisogna difendere le nostre aziende. Con un solo assaggio non si può mettere in discussione una lunga tradizione”.
Secondo Mario Simonetti, patron della Toraldo, ”abbiamo subito attacchi sull’acqua, sulle pizze e ora tocca al caffè. La coffe education di Scae (Speciality Coffee Association of Europe) dovrebbe esprimersi su campioni più vasti. Io sono concorrente di chi fornisce il caffè a Gambrinus (il bar preso di mira dall’esperto di Report, ndr) ma difendo la categoria”.
Solidarietà è arrivata anche da personaggi popolari come Gigi D’ Alessio (foto) e il romano Massimo Ghini, raccolta con l’hashtag #Amo il caffè di Napoli. “Gigi D’ Alessio sta ripetendo ogni sera dal palco del Palapartenope che il nostro caffè è eccellente. Non basta però difendersi – raccontano il leader degli ecorottamatori Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli della Radiazza – chiediamo un disciplinare sul caffè napoletano. Coinvolgeremo pizzaioli o i produttori di mozzarella che pure sono stati sotto attacco negli ultimi anni”.
”Dobbiamo creare un consorzio che difenda il nostro caffè. – spiega il titolare del Gambrinus Antonio Sergio – Vogliamo partire con un flash mob durante la prima settimana di aprile che unisca i bar e le caffetterie di Napoli”. Piena adesione anche dal pizzaiolo Gino Sorbillo ed dal presidente dei panificatori della Campania, Mimmo Filosa ”perchè dobbiamo essere uniti nel respingere l’ ennesimo attacco alla nostra economia”.