NAPOLI – Dalla Lira del Regno d’Italia a quella della Repubblica, dall’Euro ai Bitcoin. Dal
1870 a oggi si sono alternate sei generazioni e ben quattro diverse valute: per contare su una presenza stabile in ben 5 Continenti vanno accettate tutte, soprattutto le più recenti criptovalute. La rivoluzione digitale è un fenomeno ormai dirompente e inarrestabile, e Caffè Barbera, la più antica torrefazione d’Italia con oltre 150 anni di storia, ha deciso di abbracciare il cambiamento tecnologico prima di tutti i suoi competitor europei, permettendo ai propri clienti di utilizzare anche criptovalute per fare acquisti sull’e-commerce.
Una decisione lucida, a ragion veduta. Le capitalizzazioni totali di mercato di Bitcoin, Ethereum e Ripple, infatti, vengono stimate complessivamente in circa 185 miliardi di euro. Un mercato cospicuo proiettato al futuro, in linea con la filosofia di Caffè Barbera, per cui essere fra i primi a esplorare nuove soluzioni non è per niente una novità, sin dall’inizio nel lontano 1870. Primi negli anni ‘80 a scommettere sulla globalizzazione, portando il nobile caffè della tradizione partenopea da Napoli in oltre 55 paesi nel mondo, primi in tutta Europa nel 2020 ad aprire ufficialmente alle criptovalute.
Caffè Barbera fa un salto nel futuro dei pagamenti
“Nell’anno in cui festeggiamo il nostro 150° anniversario” – conferma Elio Barbera, business development manager Caffè Barbera – “diventiamo anche il primo e-commerce di caffè a ricevere pagamenti in criptovalute. Continuiamo a essere tra i più innovativi, è da sempre nel dna della nostra impresa. Stiamo lavorando al progetto già da diversi mesi e se riusciremo a guadagnare anche un solo nuovo cliente, sarà una vittoria”.
Un approccio pionieristico che va avanti sin dalle origini
Dai tempi di Domenico Barbera che nel 1870 aprì la prima torrefazione. La passione per il caffè e la sua maestria nel lavorarlo hanno iniziato a essere conosciute in tutto il Sud Italia, tanto da guadagnarsi il soprannome di “Mago del Caffè”. A cavallo tra i due conflitti mondiali poi, Caffè Barbera diventò una realtà nazionale, industrializzando via via i processi produttivi e arrivando dalla Sicilia a Napoli, fino all’apertura di una filiale a Milano per gestire al meglio tutte le attività commerciali e raggiungere i mercati esteri. A oggi sono 55 le nazioni straniere in cui viene distribuito Caffè Barbera che, nel 2003 ha anche lanciato una catena di caffetterie in franchising dal design accattivante e ricercato: in pochi anni sono circa 60, distribuite per lo più tra il Medio Oriente, l’Africa e l’Asia. Gli anni passano e le generazioni si alternano, fino ad arrivare alla sesta.
La missione di Caffè Barbera però rimane sempre la stessa
Creare un caffè di qualità superiore, celebrando i sapori caratteristici del Bel Paese. E la recente apertura alle criptovalute non può che andare in questa direzione, allargando ulteriormente il potenziale bacino di utenza.
Per maggiori informazioni su Caffè Barbera bastano pochi click sul sito, mentre per provare l’ebrezza e fare subito un primo acquisto utilizzando Bitcoin, Ethereum o Ripple al posto delle classiche valute, l’eShop ufficiale è sempre online.