NAPOLI – Alberghi, ristoranti, pasticcerie e caffè letterari che hanno fatto la storia dell’accoglienza e dell’ospitalità in Campania e una new entry, la Locanda del Cerriglio di Napoli. Sono 17 le location di charme campane inserite fra i 240 Locali Storici d’Italia dall’omonima associazione, nata nel 1976.
La storia e le caratteristiche dei singoli locali, con i nomi dei grandi personaggi che vi hanno fatto tappa, sono raccolti nella quarantesima edizione della guida ai Locali Storici d’Italia, quest’anno dedicata al talento imprenditoriale e al coraggio femminile.
Fra queste iniziative vi è proprio la Locanda del Cerriglio di Napoli di Angela Di Pascale, famosa taverna a due passi dal porto che risale al 1288.
Fu proprio in questa locanda – ricorda la guida – che il 24 ottobre del 169, all’uscita da una cena, Caravaggio venne assalito e sfregiato. E in questa taversa – ricorda ancora la guida – tra buon cibo, vino e donne di piccola virtù, sostava Giambattista Basile, autore di “Lo cunto de li cunti”.
Chiusa dopo il Risanamento di Napoli del 1885 e “salvata” percè adibita a magazzino, la locanda ha riaperto due anni fa dopo un decennio di restauri.
Gli altri sedici
Gli altri sedici locali storici della Campania inseriti nella guida sono: la pasticceria di Andrea Pansa (ad Amalfi), i ristoranti Nettuno (a Capaccio-Paestum), Antico Francischiello da Peppino (a Massa Lubrense), O’ Canonico 1898 e O’ Parrucchiano (entrambi a Sorrento), La Bersagliera, Umberto e Ciro a Santa Brigida (tutti e tre a Napoli), il Gran Caffè Gambrinus (a Napoli), la fabbrica di cioccolato Gay Odin (a Napoli), il Grand Hotel Cocumella (a Sant’Agnello di Sorrento), gli alberghi Bellevue Syrene, Excelsior Vittoria, Imperial Tramontano, Minerva e Royal (tutti e cinque a Sorrento).