lunedì 23 Dicembre 2024
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LA RECENSIONE – Ai fratelli Bazzara è piaciuto il libro sul Mumac e vi spiegano perché

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di FRANCO E MAURO BAZZARA

Il libro sul Museo della Macchina per caffè colpisce per diversi motivi e lo fa sin dalla sua prefazione. Il noto critico d’arte , giornalista , conduttore televisivo e docente Philippe Daverio, infatti, oltre a ricordarci quale fu …il primo museo in Italia ( quello creato da Cicerone, che dopo aver acquistato le statue delle muse, in seguito al collasso della Grecia , le mise nel suo giardino…) sottolinea , tra tante utili considerazioni, che se oggi il museo è ispirazione e memoria generatrice di nuove energie creative, quello del MUMAC permette un sorriso di fierezza a chi, come tutti noi, proviene da questo mondo italiano ( del caffè…). Maurizio Cimbali poi racconta della scintilla che fa nascere l’idea del museo, grazie all’incontro con Enrico Maltoni, noto collezionista e scrittore, e di come la famiglia Cimbali decide di festeggiare il centenario dell’azienda in modo che la celebrazione potesse durare davvero nel tempo.

E tutto ciò, è doveroso ricordare , avviene in uno dei momenti più duri che il paese possa ricordare , aiutati, forse, da quella che Maurizio definisce una caratteristica di famiglia…la sfida a migliorarsi sempre , condivisa da tutti in azienda. Il libro spiega come l’architetto Paolo Balzanelli e l’ingegner Valerio Cometti sono riusciti a trasformare un magazzino ricambi in un capolavoro di fascino ed eleganza, dove nulla è lasciato al caso; come le doghe in metallo, di un rosso acceso, che richiamano i flutti dell’aroma del caffè e che ritornano stilizzati nel logo del MUMAC; o il reticolo luminoso che, tra gli spiragli delle doghe, componenti delle pareti perimetrali esterne, consente la retroilluminazione, di forte impatto, della facciata.

La descrizione e la narrazione degli interni permettono a chiunque sia legato al caffè di rimanere affascinato, grazie anche alle splendide foto che arricchiscono il volume. E se la narrazione del mitico Enrico Maltoni colpisce sin dall’inizio, da quando infatti un ragazzo di 18 anni comincia a coltivare un sogno iniziato in un mercatino e che ora continua in uno spazio unico al mondo, nelle successive pagine del libro, Barbara Foglia, Responsabile delle attività Museali , ci fa notare che l’evoluzione nel museo è continua.

Infatti oltre ad essere un contenitore di materiali, documenti storici, volumi tematici, spazio per iniziative trasversali, location per aziende e privati, è molto altro ancora, che il curatore Stefano Bagiotti quotidianamente racconta. All’interno del libro scopriamo anche che MUMAC è pure Academy: con il supporto di Filippo Manzoni, specialist coffee trainer, è diffusione della cultura del caffè , formazione e ricerca.

La supervisione di un personaggio unico, per la sua professionalità, unita alla passione e all’amore che ha per il mondo del caffè , Luigi Morello, è poi garanzia di alta qualità. Un libro che aiuta a scoprire una realtà unica al mondo , in continua evoluzione, biglietto da visita del miglior Italian Life Style che, grazie anche al MUMAC, il mondo intero continuerà ad invidiarci. Franco e Mauro Bazzara

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