BINASCO (Milano) – Nel corso del convegno al Mumac, Museo delle macchine per caffè, il collezionista Enrico Maltoni (foto) ha raccontato come sia arrivato alla scoperta del prototipo della macchina per caffè realizzato da Achille Castiglioni. Ecco che cosa ha detto Maltoni, in sintesi.
Nel 2000 iniziai una serie di ricerche approfondite per la pubblicazione del primo libro ” Espresso made in Italy 1901-1962″ dedicato alle macchine per caffè espresso da bar.
Ricordo con molto piacere di aver fatto visita allo studio Castiglioni per intervistare Achille Castiglioni, in merito alla collaborazione progettuale del modello serie Pitagora, avvenuta nel 1962 per La Cimbali.
Ancora oggi è l’unica macchina per caffè ad aver ricevuto il “Compasso d’Oro”, premio più ambito al mondo dall’associazione Adi (Associazione per il disegno industriale) di Milano.
Oggi la Pitagora è ricercata dai collezionisti di tutto il mondo per la sua innovazione sia per il design che per l’evoluzione meccanica: è richiesta da tutti i musei del design o per mostre tematiche.
Appena arrivato nel suo studio, nel primo pomeriggio, mi disse che non aveva molto tempo, poi con il passare delle ore rimasi fino a sera… Achille Castiglioni mi raccontò tutta la storia del progetto Pitagora e mi illustrò il suo pensiero in merito al settore macchine espresso e altre esperienze.
Fu per me un incontro speciale e una vera emozione, avendo una collezione di tutte le sue lampade e di molti oggetti da lui disegnati.
Appresi dalle sue parole che aveva progettato anche una caffettiera per uso domestico per La Cimbali, ma non venne mai prodotta per logiche commerciali, avendo La Cimbali come priorità la produzione industriale delle macchine da bar.
Nonostante in quegli anni il boom dell’elettrodomestico era in forte sviluppo, la caffettiera rimase solo un prototipo, ma Castiglioni mi fece vedere alcune foto.
Nel 2012 lavorando per il Gruppo Cimbali mi sono imbattuto in questa caffettiera che era nella collezione della famiglia Cimbali. L’ho scoperta per caso sullo scaffale dove erano raccolte una selezione di esemplari del ‘900 insieme ad altre e l’ho riconosciuta subito… era quella disegnata dai Fratelli Castiglioni!
Da quel momento mi sono attivato per ricostruire la sua storia, sono ritornato alla Fondazione Castiglioni per verificare se la caffettiera corrispondeva a quella che mi aveva raccontato e illustrato Achille Castiglioni nel suo studio tanti anni fa.
E così oggi dentro al Mumac abbiamo esposta anche l’unica caffettiera (per uso domestico) disegnata da Achille Castiglioni.
Come funziona:
Caffettiera da fuoco con poggiatazze in pressofusione di alluminio e manopole in bachelite.
Il portafiltro è distanziato dal corpo macchina per evitare il riscaldamento della polvere di caffè durante la preparazione.
Il sistema di funzionamento è definito a “pressione di vapore” in quanto è proprio la forza del vapore che costringe l’acqua bollente a risalire dalla caldaia al filtro del macinato, contenuto nel portafiltro, con una pressione prossima a 1 atmosfera.
Il caffè viene riversato direttamente in tazza.
