BINASCO (Milano) – Ad un solo anno dall’inaugurazione del Mumac, museo della macchina per caffè, aperto per celebrare i cento anni di Gruppo Cimbali, la direzione del museo, in collaborazione con Fondazione Achille Castiglioni, ha organizzato un evento straordinario, un convegno dedicato all’eccellenza italiana.
I relatori del convegno, introdotti da Luca Dussi Direttore Marketing del Gruppo Cimbali – che ha ricordato i dati sintetici del bilancio 2012: fatturato 130 milioni, export 80%-, hanno raccontato la storia di due uomini, un imprenditore e un grande designer, che nel 1962 si incontrarono e insieme diedero vita a Pitagora, una macchina innovativa nella forma, nelle funzionalità e nella tecnologia.
Al convegno, moderato da Lisa Hockmeyer, docente di storia del design al Politecnico di Milano e ricercatrice alla Kingstone Universty di Londra, sono intervenuti: Giovanna e Carlo Castiglioni della Fondazione Achille Castiglioni (“La Pitagora è uno di quei pochi oggetti che nascono da una committenza tecnica e di design”); Decio Carugati, storico del design che ha trattato del “design dell’eccellenza” e dell’importanza del design (“La Pitagora ha segnato la fine di un’epoca: le macchine cominciano a svilupparsi in orizzontale”; il collezionista Enrico Maltoni che ha parlato della scoperta del prototipo della Pitagora (“Ho incontrato Castiglioni per un libro che stavo scrivendo: la Pitagora chiudeva il libro”) e Valerio Cometti, designer che ha disegnato le forme della M100 ed che ha parlato della sua creatura spiegando i punti di riferimento del progetto e che cosa doveva rappresentare.
LaCimbali Pitagora, oltre a rappresentare il prodotto cult per il settore, ha portato nel 1962 all’assegnazione ai fratelli Castiglioni del Compasso d’oro e per il Gruppo Cimbali un successo commerciale a livello mondiale.
Luogo della conferenza è stato il Mumac, museo realizzato dal Gruppo Cimbali per condividere e mettere a disposizione di un pubblico più vasto, le conoscenze e il know-how raccolto in un secolo di attività.
Il museo sorge in uno spazio ultramoderno, sapientemente ricavato dal recupero di un magazzino dell’azienda, presso la sede storica di Binasco e raccoglie 150 pezzi della collezione Maltoni, la più ricca e completa a livello internazionale.
Sono inoltre esposte 50 macchine per caffè del Gruppo Cimbali. Molti pezzi sono rari, altri sono modelli di grande successo sia dal punto di vista industriale, sia per la storia del design.
Il Mumac è un’esperienza multisensoriale che permette al visitatore di rivivere la storia del design italiano, lungo il Ventesimo secolo. Tra i designer autori di macchine esposte meritano di essere ricordati oltre i Fratelli Castiglioni, anche Sottsass, Bonetto e Giugiaro.
Accanto alle macchine, il museo è arricchito da un archivio storico di oltre 15.000 documenti, selezionati e catalogati, che sono fruibili a un pubblico di ricercatori, un’aula dedicata alla formazione, un laboratorio per i test sensoriali e diversi spazi organizzati per ospitare eventi e progetti speciali.
Il Mumac continua a suscitare un grande interesse a livello internazionale, anche per il suo progetto architettonico ed espositivo e nel 2012 ha ricevuto il riconoscimento della rivista cinese Jtart che lo ha incluso nei 100 edifici più belli del mondo.
Il progetto architettonico del museo è opera del designer Valerio Cometti, già coinvolto da Cimbali per l’ideazione di macchine per caffè più note al mondo, insieme all’architetto e amico Paolo Balzanelli.
Una facciata in doghe di metallo curvilinee di color “rosso Cimbali”, accoglie i visitatori in uno spazio espositivo ultramoderno che apre le porte su un mondo straordinario, fatto di tecnologia e romanticismo, investimenti e italianità e spiega dalle origini il percorso e l’evoluzione dell’”Italian Style”.
Per ulteriori dettagli sul Mumac e sulla Pitagora si vedano gli altri articoli da Mumac / 2 a Mumac / 6 di seguito sulla pagina del portale o usando il tasto cerca in alto a destra.
