martedì 29 Ottobre 2024

Il barista accetta la multa a Terni: i clienti consumavano fuori dal locale

In pieno spirito collaborativo, la divisione amministrativa della Questura, diretta dal primo dirigente della Polizia di Stato, Vincenzo Romeo, ha convocato il gestore del locale, illustrandogli le motivazioni che avrebbero portato alla misura. Spiegando che la Polizia non ha nella maniera più assoluta intenzioni vessatorie e il gestore ha capito

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TERNI – Le multe spuntano un po’ ovunque tra i locali sparsi lungo lo Stivale: alcune hanno fatto scalpore per l’assurdità della vicenda, come nel caso del barista sanzionato a Torino per aver consegnato a dei poliziotti presso il Monte dei pegni. Ma ci sono anche dei casi in cui l’illecito è evidente, al punto che gli stessi gestori accettano di pagare per giusta causa. Questo è quanto è successo in un locale del centro di Terni, di cui leggiamo da lanazione.it.

Multe: chi sbaglia paga

Ha riconosciuto l’errore commesso il proprietario del locale pubblico del centro cittadino sanzionato dalla Polizia di Stato ternana. Per aver permesso, la sera del lunedì 4 maggio, che alcuni avventori si intrattenessero a consumare appena fuori la porta del bar, in totale violazione delle misure anti-contagio da Covid-19.

CIMBALI M2

I sei clienti, ad alcuni dei quali erano stati serviti “shottini” in bicchieri di vetro, invece di allontanarsi con le bevande, si erano radunati intorno ad alcune botti, non mantenendo la distanza prevista. Motivo per il quale erano stati sanzionati al pagamento di una multa.

La sanzione era scattata anche per l’esercente per non aver rispettato il divieto di assembramento e l’ordinanza comunale anti-vetro

Violazioni che avrebbero potuto comportare anche la sospensione della licenza. In pieno spirito collaborativo, la divisione amministrativa della Questura, diretta dal primo dirigente della Polizia di Stato, Vincenzo Romeo, ha convocato il gestore del locale. Illustrandogli le motivazioni che avrebbero portato alla misura. E spiegando che la Polizia non ha nella maniera più assoluta intenzioni vessatorie, ma ha l’obbligo di intervenire in situazioni di illegalità e di assuimere i conseguenti provvedimenti.

L’esercente si è reso conto di aver agito con leggerezza e si è reso immediatamente disponibile al pagamento della sanzione in misura ridotta. Evitando così l’aggravamento della sua posizione.

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