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venerdì 22 Novembre 2024
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”Mr Lavazza, il suo caffé dal Roland Garros fino all’Expo”

Il suo marchio campeggia sui campi del celebre torneo parigino del Roland Garros e per il futuro ha progetti ancora più ambiziosi. Punta all’Australia, dopo essere stato perfino nello spazio

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di Daniele Vaira

MILANO – Ha festeggiato i 120 anni, ma non ha nessuna intenzione di andare in pensione, anzi. Il marchio Lavazza campeggia sui campi del celebre torneo parigino del Roland Garros e per il futuro ha progetti ancora più ambiziosi. Punta all’Australia, dopo essere stato perfino nello spazio.

La ricetta vincente è «semplicità, idee chiare e una buona dose di fortuna», come spiega Giuseppe Lavazza, vicepresidente del gruppo torinese.

Da imprenditore cosa pensa dell’Expo?
«Si tratta di una grande occasione di confronto e di crescita anche se si sono accumulati un po’ di ritardi. Noi siamo all’interno del Padiglione Italia. Devo essere sincero, guardando gli spazi degli altri Paesi, ho l’impressione che nel nostro sia mancata un’idea forte, è mancato un po’ di coraggio. Un limite che, a volte, hanno i nostri imprenditori».

Che cosa le è piaciuto?
«Sono rimasto impressionato dal Padiglione del Regno Unito, della Cina e soprattutto del Giappone. Qui è stato montato tutto senza chiodi».

Quale sono, invece, i suoi traguardi aziendali?
«Vogliamo espanderci e raddoppiare il bilancio da 1,3 a 2,6 miliardi. L’obiettivo è arrivare in nuovi Paesi come la Germania e l’Australia».
Non le basta essere andato nello spazio con il suo marchio?
«È stata una grande sfida. Abbiamo brevettato una speciale macchina espresso a capsule e il 3 maggio Samantha Cristoforetti è riuscita a bere il primo caffè in orbita».

Ma non sono mancati gli intoppi.
«La missione è stata ritardata in più occasioni. Una prima volta perché è scoppiato il razzo cargo che avrebbe dovuto trasportare il materiale. Un’altra volta, invece, so che sembra assurdo, ma mancava la prolunga per collegare la macchina. Si è concluso un processo. Il primo prototipo in assoluto era stato costruito nel 1884 a Torino e pesava 25 chili.».

La sua azienda compie 120 anni, qual è il segreto della longevità?
«Fare una sola cosa, ma farla bene».

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