MILANO – Mentre fervono i preparativi per l’imminente matrimonio con DE Master Blenders 1753, Mondelēz International alza la posta sul mercato del monoporzionato, che considera un driver chiave di crescita per il business caffè nel vecchio continente.
La multinazionale americana ha infatti annunciato venerdì un investimento da 30 milioni di sterline (38,2 milioni di euro), grazie al quale verranno installate, nel 2015, due nuove linee di produzione per le capsule Tassimo nello stabilimento di Banbury (Oxfordshire). L’espansione delle capacità produttive creerà un’ottantina di nuovi posti di lavoro.
L’operazione è subordinata al rispetto degli impegni in materia di competitività di costi e flessibilità del lavoro. Introdotto per la prima volta in Francia una decima di anni fa, Tassimo è diffuso oggi in una ventina di paesi di tutto il mondo. Il sistema si caratterizza per una grande versatilità: i serving (T-Discs) consentono infatti di preparare caffè, tè e cioccolata, sia sotto forma di bevande calde che fredde.
Tutto ciò è reso possibile grazie a un codice a barre impresso su ciascun T-Discs, dove vengono riportate tutte le istruzioni per la preparazione della bevanda (temperatura e quantità d’acqua richiesta, tempo di estrazione, forza, ecc.). Tra i marchi disponibili su questa piattaforma: Jacobs, Twinings, Milka e Costa.
CENTRO DI ECCELLENZA – L’investimento coincide con il cinquantesimo anniversario dalla fondazione dello stabilimento di Banbury, che impiega un migliaio di persone e produce oltre 90 milioni di barattoli all’anno di caffè solubile a marchio Kenco, in aggiunta a numerosi altri prodotti delle gamme Carte Noire, Maxwell House e Tassimo. Le capsule verranno commercializzate, oltre che nel Regno Unito, in Francia e Spagna.
Banbury è, dal 1991, centro di eccellenza per il caffè solubile e, dal 1998, anche per tutte le altre referenze del business caffè del gruppo, che costituisce il 12% del fatturato complessivo di Mondelēz International. La divisione R&S, che ha sviluppato il sistema Tassimo, impiega 150 addetti – tra chimici, ingegneri, nutrizionisti e sensorialisti – provenienti da una ventina di paesi di tutto il mondo.
REINVENTARE LA SUPPLY CHAIN – Il potenziamento della fabbrica di Banbury si inserisce nel quadro di un più ampio piano di reinvenzione della supply chain, per il quale sono stati compiuti, dal 2010 a oggi, investimenti per un miliardo e mezzo di dollari. L’obiettivo di Mondelēz International è quello di guadagnare, nell’arco dei prossimi tre anni, 2 miliardi e mezzo di dollari, tra economie e maggiori introiti. Recentemente, la società ha annunciato la costruzione un modernissimo stabilimento dolciario da 100 milioni di dollari in Repubblica Ceca e ha prospettato ulteriori forti investimenti nella fabbrica di cioccolato Cadbury di Bournville (Birmingham).
“La nostra visione consiste nel portare lo stato dell’arte della tecnologia nelle nostre linee di produzione, in modo da far fronte a una domanda in crescita migliorando, nel contempo, la nostra competitività” ha dichiarato Phil Hodges, Senior Vice President, Integrated Supply Chain di Mondelēz Europe.
MOTORE DELL’ECONOMIA – L’agroalimentare è uno dei motori dell’economia britannica – ha sottolineato, a sua volta, il segretario all’ambiente Elizabeth Truss – nonché il più importante settore industriale, con un fatturato superiore a quello del comparto automobilistico e aeronautico messi assieme”. Questo investimento è un fantastico voto di fiducia nei confronti dell’industria dell’alimentazione e delle bevande del nostro paese”.
MATRIMONIO IN VISTA – Nel maggio 2014, Mondelēz International e D.E. Master Blenders 1753 hanno annunciato l’intenzione di unire i rispettivi rami caffè per costituire la massima compagnia pure-play a livello mondiale. Il perfezionamento dell’operazione è previsto nel corso del 2015.
La nuova entità, che prenderà il nome di Jacobs Douwe Egberts, avrà un fatturato di oltre 7 miliardi di dollari. Mondelēz International manterrà il 49% del pacchetto; la maggioranza sarà nelle mani di JAB Holding Co., braccio di investimenti della famiglia tedesca Reimann, che controlla attualmente DEMB 1753 .
A margine della fusione dovrebbero essere messi sul mercato, a inizio 2015, i marchi L’Or (DEMB 1753) e Grand Mère (Mondelēz International) entrambi fortissimi sul mercato francese.
Tra i pretendenti ci sarebbero anche Lavazza e gli israeliani di Strauss Group, oltre ad almeno quattro importanti fondi di investimento.
UN MERCATO DA 11 MILIARDI DI DOLLARI – Il mercato del monoporzionato ha un valore, a livello mondiale, di 10,8 miliardi di dollari (fonte: Euromonitor International). Circa il 61% del mercato si concentra in Europa occidentale, dove Nestlé detiene una quota del 41%. La share di Jacobs Douwe Egberts, sempre in Europa occidentale, sarebbe del 25%.