MILANO – Mondelez Italia, la ex Kraft Foods, rilancia sugli investimenti e sulla produzione. La società sta trasferendo dalla Spagna verso il polo torinese di Andezeno (Torino) uno stabilimento di caffè e, grazie a un investimento di 1,3 milioni, aumenterà la produzione con una quindicina di assunzioni; mentre nello stabilimento Saiwa di Capriata d’Orba, nell’Alessandrino, investirà 6 milioni per nuove linee dei cracker Tuc destinati al mercato europeo.
«Negli ultimi 4 anni abbiamo sempre ottenuto risultati positivi – osserva Valerio Di Natale, ad di Mondelez Italia – e vogliamo continuare a investire. Complessivamente abbiamo una decina di milioni da destinare agli investimenti nei nostri tre stabilimenti italiani. Per noi l’Italia è un hub europeo».
Le potenzialità di crescita della società tricolore rimangono consistenti: «Dalle tavolette di cioccolata ai biscotti, dagli snack salati a quelli dolci – sostiene Di Natale – abbiamo ampi margini di sviluppo nonostante la crisi dei consumi italiana». Per esempio, le tavolette di cioccolato Milka che oggi fatturano «30 milioni, stimiamo possano arrivare a 100 milioni entro il 2016». Anche un prodotto come Fonzies, per 30 anni in portafoglio a Ferrero, ora è tornato nel pieno controllo di Mondelez: il prodotto vale 40 milioni di ricavi.
L’icona MilkaDopo lo spin off del ramo alimentare nordamericano dal business globale degli snack, la corporation ha deciso di mantenere il marchio Kraft Foods solo per il Nord America. Mondelez conta circa 100mila dipendenti in 80 Paesi. E 1.300 in Italia tra il quartier generale di Milano e i poli di produzione di Andezeno, Capriata D’Orba e Caramagna. I brand in portafoglio sono Philadelphia, Sottilette, Oro Saiwa, Milka, Halls, Hag, Tuc, Fonzies, Splendid, Ritz, Cipster e Fattorie Osella.
Nel 2013 Mondelez Italia ha realizzato un fatturato di un miliardo, l’1% in più dell’esercizio precedente. Nel nostro paese, la società americana è stata una delle due che nella classifica delle Top 25 di Iri ha realizzato una performance positiva delle vendite sia a valore (+1,7%) che a volume (+3,5%).