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martedì 05 Novembre 2024
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Mokamisù: ecco la ricetta napoletana del tiramisù servita nella moka

Ideato dal pasticciere Vincenzo Ferrieri: "Mi piace pensare che questo dolce possa rappresentare la ripresa del nostro Paese". Sarà il dolce di punta della nuova pasticceria che aprirà il 1° luglio in piazza Dante, nel Complesso di San Domenico Soriano“

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NAPOLI – La moka sta tornando di moda, riscoperta anche grazie all’aumento dei consumi domestici durante il lockdown: uno strumento della tradizione italiana che torna a farsi valere e che viene reinterpretata in chiave moderna da molti del settore. Un esempio di questo tipo arriva da Napoli, dove il pasticcere Vincenzo Ferrieri ha inventato il Mokamisù. Scopriamo cos’è esattamente da napolitoday.it.

Mokamisù: la caffettiera e il dolce a tavola insieme

Il tiramisù è una delle ricette più conosciute e antiche della cucina italiana, ed è apprezzato in tutto il mondo. E’ anche uno dei dolci più versatili. In quanto la sua ricetta – estremamente semplice – oggi vanta decine di varianti (alla frutta, al pistacchio, agli amaretti, eccetera). Nella versione classica è composto da strati di biscotti friabili inzuppati nel caffè e farciti con una crema a base di mascarpone.

Le origini del tiramisù sono incerte e sono almeno tre regioni a contendersele: Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Il nome “tiramisù” sembra risalire, invece, alla nomea che gli veniva conferita dai cortigiani della Serenissima a Venezia. I quali erano convinti che questo dolce avesse dei poteri afrodisiaci tanto da gustarlo ad ogni appuntamento galante.

Questo dolce a Napoli ha attecchito particolarmente bene

Forse perché il caffè – ovvero l’ingrediente principale del tiramisù – è un’icona nel capoluogo partenopeo. Così Vincenzo Ferrieri, patron di “SfogliateLab” (storica pasticceria sita in piazza Garibaldi) e inventore della Sfogliacampanella (la sfogliatella riccia con il cuore di babà), in vista dell’apertura di un suo secondo bar – pasticceria in un locale storico ubicato a piazza Dante, ha pensato di creare il Mokamisù: il tiramisù, fatto secondo la ricetta classica, servito all’interno di una moka, la caffettiera più amata dagli italiani e il “must have” di tutte le case napoletane.

“Questa volta ho voluto conferire un tocco di napoletanità a un dolce le cui origini non ci appartengono, ma che piace tanto ai napoletani – afferma Vincenzo Ferrieri -. Non ho manipolato la ricetta, piuttosto il modo di presentare il tiramisù, che viene servito in una moka che chi lo mangia può tranquillamente portare a casa”. “Mi piace pensare che questo dolce, già dal nome rincuorante, presentato in questo modo possa rappresentare la ripresa del nostro Paese – continua il pasticciere -. La moka è il primo oggetto che utilizziamo al mattino per fare quel caffè che ci dà la giusta carica di energia per affrontare la giornata”.

Il Mokamisù sarà il dolce di punta della nuova pasticceria che Vincenzo Ferrieri ha aperto il 1° luglio in piazza Dante

All’interno del Complesso di San Domenico Soriano, nei locali che hanno ospitato per un po’ di tempo l’ex anagrafe del Comune di Napoli. “Siamo felici per l’avvio di questo nuovo progetto – dichiara Vincenzo Ferrieri -. Ogni nuova apertura rappresenta un grande traguardo che rende ancora più solida la nostra missione: trasmettere e tutelare in Italia e nel mondo la cultura secolare della pasticceria napoletana. Una doppia attenzione verso i nostri clienti, in questa nuova apertura: la prima, quella che ci caratterizza da sempre, orientata alla qualità e all’accoglienza, e la seconda, quella che ci impone il periodo storico che stiamo vivendo, basata su un nuovo modo di vivere i nostri locali, all’insegna della massima sicurezza.

Abbiamo pensato e adottato una serie di misure per garantire ai nostri clienti massima sicurezza facendoli comunque sentire a proprio agio. Ad esempio: sistemi di sanificazione e igienizzazione, distanziamento tavoli, personale protetto, asporto e delivery sigillati in totale sicurezza. Ci auguriamo di dimenticare presto questi mesi mettendoci tutto il nostro impegno per tornare presto alla nuova normalità… Noi in primis: purtroppo mio padre Salvatore è stato affetto da Covid, dedico a lui e a tutti coloro che sono guariti quest’apertura. Un nuovo inizio è possibile!”.

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