MILANO – Il piacere di gustarsi un buon caffè dentro casa, preparato in autonomia con la vecchia e cara moka: uno degli strumenti più conosciuti dagli italiani, che rimangono affezionati a questo tipo di estrazione, nonostante le novità delle capsule oppure quelle portate dall’estero come il cold brew, l’Aeropress e tante altre varianti che solo oggi vengono scoperte nel nostro Paese. Per utilizzare bene la caffettiera classica in modo da ottenere una bevanda al suo meglio, ci sono alcuni trucchi che possono esser facilmente appresi e replicati. Vediamo quali, dal sito bitcoin.it.
Moka: un amore per la tazzina casalinga
A casa proprio però il caffè ha sempre un altro sapore: con la cara vecchia moka, come ogni napoletano potrà confermarvi, il caffè è il più buono di tutti. Vediamo quindi quali sono i trucchi per ottenere un ottimo caffè a casa, preparandolo con la caffettiera sul fuoco, come ai vecchi tempi.
In Italia siamo dei veri specialisti del caffè e soprattutto dei perfezionisti: a chi non è mai capitato di rimpiangere un buon espresso quando si trova all’estero?
E ancora, quante volte in attesa al bancone del bar abbiamo sentito chiedere al barista le varianti più disparate di caffè? Al vetro, macchiato freddo, schiumato, corretto; lungo, ristretto e chi più ne ha più ne metta.
Forse non tutti sanno che per preparare un buon caffè è meglio non usare l’acqua del rubinetto, ma preferire una buona acqua oligominerale con una durezza media e un residuo fisso discreto, né troppo basso né troppo alto
Determinante, è ovvio, anche la qualità del caffè
In commercio se ne trovano di ogni tipo e per capire qual è la preferita l’unica soluzione è l’assaggio. Robusta, arabica, iberica, sono tutte molto diverse fra loro e si dividono fra varietà più intense e meno intense: informarsi prima, magari al bar, ci aiuterà a capire quale tipo di caffè è più adatto a noi.
Il caffè si può acquistare in polvere o in grani, da macinare: nel primo caso, si deve avere l’accortezza, una volta aperto, di conservare il caffè in un contenitore ermetico e al fresco. Nel secondo caso, attenzione alla macinatura: la polvere deve restare un po’ granulosa, per assicurare intensità alla bevanda.
Non c’è bisogno di una moka speciale
Quella casalinga va benissimo, l’importante è usarla bene. Il serbatoio della moka va riempito fino a lambire (mai superare) la valvola di sfiato, mentre il filtro ad imbuto va colmato con la polvere di caffè fino a formare la classica “montagnetta”: mai pressare il caffè con il cucchiaino!
A questo punto, la moka è pronta per essere messa sul fuoco: scegliere un fornello piccolo, perchè il caffè deve uscire piano piano e senza bruciarsi. Appena pronto, va mescolato e servito bollente.
La moka va lavata solo con acqua, al massimo con bicarbonato e mai in lavastoviglie: occhio alla manutenzione, vanno cambiate le guarnizioni quando si rovinano. Ultimo trucchetto, già molto noto ma sempre da ripetere: una moka nuova, o non usata da molto tempo, non può fare un buon caffè. E’ necessario “rimetterla in moto” facendo alcuni caffè di prova, anche con molta acqua e poca polvere.
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