MILANO — Il caffè è probabilmente la bevanda più amata dagli italiani. Eppure esistono una marea di modi per farlo. Spesso, questi cambiano a seconda della posizione geografica. Vediamo allora i metodi più famosi di fare il caffè in giro per il mondo.
Tutti i modi di fare il caffè nel mondo
Il caffè è probabilmente uno dei riti che maggiormente accomuna gli italiani. Non è un semplice modo di fare colazione. Per molti è addirittura un punto fermo ben radicato.
Al mattino, non si non può rinunciare all’aroma e al sapore di questa deliziosa bevanda ricca di caffeina.
Spesso però, specialmente noi italiani, tendiamo a dimenticare che il nostro modo di bere il caffè non è certo l’unico al mondo.
Il caffè è una bevanda che può essere interpretata
Innanzitutto a seconda del luogo in cui ci troviamo, le cose cambiano. Le differenze non sono infatti, solo nella preparazione e nel sapore. Ma anche nelle modalità con cui si consuma questa bevanda. Andiamo quindi a scoprire tutti i modi di fare il caffè.
Caffè alla turca
Per prepararlo, serve innanzitutto un caffè mediamente tostato e macinato fresco; oppure frantumato in mortaio al momento. Si prepara quindi in un bricco tipico turco (cezve o ibrik), in rame stagnato.
Questo poi viene riempito di acqua in base al numero di tazze da preparare. Aggiungendo quindi due cucchiaini di polvere per tazza.
Si porta allora ad ebollizione a fuoco bassissimo
Dopo di che, si riempie la tazza per metà. Poi si riporta ad ebollizione ridistribuendo schiuma e liquido. Si può zuccherare anche in fase di preparazione. Infine, si gusta lasciando depositare la polvere sul fondo.
Questo tipo di caffè è in realtà diffuso anche in Grecia e nei Balcani. E’ molto diverso da quello cui siamo abituati noi italiani. Anche nelle modalità di consumazione. Va infatti trangugiato in modo molto lento.
Caffè arabo
Per fare il caffè arabo invece, si utilizzano chicchi di caffè di qualità arabica macinati o frantumati al momento. Insieme poi a semi di cardamomo dal grande aroma balsamico.
Si possono anche aggiungere, in base ai gusti, pistilli di zafferano alla bevanda.
Per la preparazione si usa la “Dallah”
Una sorta di caffettiera alta e con becco lungo e stretto. Nella quale si inserisce una tazzina di acqua ad ospite; più mezza tazzina per l’evaporazione.
Una volta portata a ebollizione, si toglie dal fuoco. Poi si aggiunge un cucchiaino di polvere ad ospite. Mescolando ancora per bene.
Si rimette di nuovo sul fuoco bassissimo. Ripetendo l’operazione per tre volte, portando infine a bollore. Una volta completato, si batterà la caffettiera su un piano per fare depositare la polvere sul fondo; quindi si serve il caffè e si aspetta che la polvere sia tutta depositata anche nella tazzina.
Il caffè in Francia: French press
Anche in questo caso, parliamo di infusione a caldo. Utilizzando acqua portata a ebollizione. Si impiega un contenitore in vetro resistente all’alta temperatura che non necessiti di resistere al fuoco.
Sono necessari 6-8 gr di polvere di caffè a grana medio grossa a tazza da 220 cc di acqua. Si versa quindi l’acqua calda sulla polvere; si mescola poi con un cucchiaio.
Infine, si lascia in infusione per circa 5-6 minuti. Per poi chiudere con il coperchio abbassando lo stantuffo a rete filtrando il liquido pronto da bere.
Caffè all’americana
È un caffè molto lungo. Una tazza infatti, contiene circa 150 ml di acqua. A differenza del caffè italiano però, è meno denso e corposo.
Questo perché si utilizza un filtro di carta dalla trama molto fitta che trattiene la maggior parte degli aromi e degli oli del chicco del caffè.
È caratterizzato inoltre da una elevata dose di caffeina
Pari quasi al 100% di quella presente nel caffè macinato. In più, per la preparazione si utilizzano macchine apposite.
A dispetto del nome, il consumo di questo tipo di caffè è molto diffuso anche in Europa. In special modo, in Gran Bretagna.
Italia: Caffè espresso
Il caffè espresso all’italiana è stretto, cremoso; intenso e profumato. Per la sua preparazione, è importante avere una buona macchina per espresso.
Essenziale poi controllare la temperatura dell’acqua, la pressione della macchina e la grana di macinatura del caffè.
In poche gocce avremo una tazzina di espresso
L’aroma del caffè, sarà racchiuso nella crema. È importante berlo bollente e appena fatto. Così da evitare che si perdano aroma e consistenza.
La grande particolarità del caffè espresso è il suo essere un vero e proprio simbolo dell’Italia. Prendere il caffè espresso al bar è uno dei riti in assoluto più caratteristici del nostro Paese.
Il caffè della Moka
Nelle case degli italiani non può mancare una Moka. La macchinetta più comune per realizzare la bevanda tipica. È composta da ben tre parti.
Una base nella quale si versa l’acqua; un filtro dove si inserisce il caffè macinato e una parte superiore. Questa poi serve a raccogliere il caffè una volta pronto.
Durante la preparazione, è importante non pressare la polvere di caffè. Oltre che assicurarsi che l’acqua non superi la valvola di sfiato presente ai lati della base.
Una volta posizionato su fiamma molto bassa, permetterà di realizzare un caffè ricco di oli, sapori e aromi.
In estate, lo si può fare anche in versione caffè freddo
Basterà fare un caffè un po’ più lungo del solito e poi zuccherarlo leggermente. Infine, metterlo a freddare in frigo, preferibilmente in una bottiglia o contenitore di vetro.
Il caffè napoletano
Per fare il caffè napoletano è necessaria innanzitutto, una caffettiera apposita dalla forma molto singolare. Il caffè fatto con la caffettiera napoletana è realizzato mediante il principio di percolazione del liquido attraverso un solido filtrante. In questo caso, la polvere di caffè.
La caffettiera è composta da due tazze metalliche ad incastro. Con un filtro al centro. Si porta quindi a bollore l’acqua e poi si rovescia.
Questo, affinchè l’acqua passi tramite il filtro contenente il caffè. Dopo circa una decina di minuti il caffè sarà finalmente pronto da servire.
Valentina Grilli