MODICA (Ragusa) – Il Concorso letterario nazionale di narrativa Caffè Moak si è concluso sabato 18 giugno nella suggestiva atmosfera della sede aziendale. Lì si è svolta la serata di premiazione della ventesima edizione del Premio Moak. La manifestazione, gioiosamente caratterizzata da incursioni musicali e teatrali di Rocco Papaleo, Musica da Ripostiglio e Donatella Liotta, è stata presentata dal giornalista di Rolling Stone Mattia Carzaniga: uno spettacolo vario, perfettamente integrato da momenti di lettura, musica e video.
Il concorso indetto da Caffè Moak in collaborazione con il Gruppo Archinet, è nato nel 2002 grazie all’intuizione di Annalisa Spadola di portare il caffè oltre i suoi luoghi comuni. Considerato oggi uno dei concorsi per racconti inediti più longevi e conosciuti, ha promosso nel tempo autori di varia formazione e generazione culturali motivandoli ad esprimere in modo creativo idee originali ed innovative.
Le opere dei cinque finalisti sono state valutate da una giuria di scrittori e critici letterari: Cinzia Tani, Guido Conti, Piero Dorfles, Massimo Onofri, Andrea Vitali. Nomi di eccellenza ed anche amici di Caffè Moak, già Presidenti di Giuria nelle passate edizioni del Concorso.
Primo classificato: “Al risveglio del sonno” di Federico Sinopoli, con la seguente motivazione – “L’autore si confronta con tematiche etiche, civili e politiche ancora incandescenti che riportano alle atrocità̀ della dittatura di Videla. Ci consegna così il disagio e l’afasia esistenziale di un personaggio ancora paralizzato dalle gravi responsabilità̀ del passato”.
Secondo classificato: “Una marcia in più” di Alessandro Tironi, “Per l’ironia con cui descrive un tecnico dell’industria del caffè calato nelle dinamiche produttive aziendali, affidandoci un personaggio post-fantozziano impigliato nella rete del conflitto gerarchico.”
Terzo classificato: “Croatoan” di Francesca Romana Cicetti, “Per la qualità̀ della scrittura e la disposizione, alla fine commovente, del racconto. Per il ruolo che il caffè acquista come metafora di amore e desiderio.”
Annalista Spadola: “Nulla senza i sogni”“Cosa sarebbe il caffè senza il suo profumo, il suo aroma ed i suoi colori caldi?” ha commentato Annalisa Spadola, Direttore Marketing di Caffè Moak, aggiungendo: “Non potrei mai costruire nulla senza averlo prima immaginato e sognato. I sogni ed i desideri sono ciò che ci spingono ad alzarci al mattino e ci fanno sopportare la fatica e superare gli ostacoli. Io ho raccolto il sogno di mio padre, l’ho reso mio e l’ho fuso con quello di mio fratello. I nostri sogni ci accompagnano da più di 50 anni danzando fra parole, immagini, musica e molto altro. Tutto questo è Moak.”
Il fondatore di Caffè Moak Giovanni Spadola, il figlio Alessandro, CEO di Moak Caffè, Alessandro Di Salvo del Gruppo Archinet, coordinatore del Premio e ideatore del Festival “a Tutto Volume” con cui CLM collabora stabilmente, sono intervenuti esprimendo grande soddisfazione e ringraziamento per il successo dell’evento, apprezzato da tutti gli spettatori presenti.
Come preannunciato nel bando, al 1^ classificato è stato riconosciuto il premio in danaro di € 1.500, mentre al secondo e terzo classificato sono stati assegnati rispettivamente € 1.000 ed € 500. Per contribuire al pensiero creativo Moak ha inoltre garantito ai tre vincitori una fornitura annuale di caffè. I 5 racconti finalisti, selezionati dal comitato di lettura, sono stati inseriti nell’ instant book “Assaggi sul caffè” pubblicata e distribuita in edizione limitata cartacea e in formato digitale: https://www.caffe-letterario.it/edizione-2022-i-finalisti/
Momenti e immagini della serata sono disponibili sul sito www.caffe-letterario.it o
accedendo alle pagine social su facebook, twitter e instagram.
La scheda sintetica di Caffè Moak
Caffè Moak S.p.A. nasce nel 1967 a Modica da un piccolo laboratorio siciliano fondato da Giovanni Spadola, scegliendo il nome “Moak” quale anagramma di moka ed ispirandosi all’antico nome arabo della sua città, Modica. Oggi Moak è guidata con la stessa passione dai figli del fondatore, Alessandro (CEO) e Annalisa (CMO) che hanno portato quella che era un’eccellenza artigianale locale a divenire un brand ed un gruppo imprenditoriale riconosciuto nel settore della torrefazione e della distribuzione del caffè in oltre 50 Paesi nel mondo.
La qualità del prodotto e ’ecosostenibilità sono alla base della filosofia aziendale: dalla selezione delle migliori monorigini, coltivate rispettando il lavoro dell’uomo e l’ambiente, alla tostatura per ogni qualità di caffè, fino al controllo dell’intero ciclo produttivo da un laboratorio di analisi interno tecnologicamente all’avanguardia.
All’innovazione tecnologica Moak ha da sempre affiancato l’evoluzione culturale: nel 2000 nasce il progetto “Moak Cultura” inaugurato con il concorso Caffè Letterario Moak cui è seguito il concorso “Fuori Fuoco”, che hanno visto il connubio tra artisti emergenti e personaggi illustri della cultura, in particolar modo nel campo della letteratura e fotografia artistica.
Due progetti fortemente voluti per poter apprezzare il Caffè Moak in contesti ed esperienze di socialità ed integrazione socio-storico-culturale: elemento di aggregazione e di identità collettiva dove il “food” e il “taste” sono anche memoria e rito, scambio culturale e patrimonio di significati ottenuti grazie ad un prodotto di qualità abbinato all’evoluzione innovativa.