IVREA – È stata esposta (FOTO) a Roma, nella mostra dedicata alla Moka Express Bialetti, l’Amoretto, la più piccola caffettiera funzionante al mondo. Ideata dall’eporediese Andrea Moretto, l’Amoretto è un minuscolo gioiello che produce una goccia di caffè. Da tempo, il vulcanico Moretto, non solo progettista meccanico, ma anche accanito collezionista di caffettiere rigorosamente italiane – ne possiede oltre 750 – cercava di progettare una caffettiera diversa rispetto a tutte quelle raccolte.
«Navigando in internet alla ricerca di nuovi pezzi – racconta Moretto – mi imbattei in un articolo sulla creazione della caffettiera funzionante più piccola al mondo: alta soli 19 millimetri. Mi dissi: così alta?». Stuzzicato nel proprio orgoglio personale di progettista e collezionista, Moretto si gettò senza indugi nella realizzazione del prototipo del suo primo modello di micro caffettiera che doveva avere caratteristiche che la rendessero unica nel suo genere.
«L’erogazione diretta nella tazzina anzichè nella cuccuma – spiega – mi avrebbe fatto risparmiare spazio e in più avrei potuto offrire una goccia di caffè in tazza calda. Le idee erano chiare: mancava solo il passo per concretizzarle. Utilizzando un cad 3D e la tecnologia della prototipazione veloce 3D, dopo circa 1 mese di studi, ebbi il mio primo prototipo in plastica, alto 14,5millimetri. Successivamente realizzai altri 3 prototipi in metallo, in acciaio e, infine, in argento, prima di giungere al modello definitivo alto soli 12,5 mm: un autentico record mondiale”.
Mancava solo il nome da dare a quella che lui stesso definiva un amore di caffettiera. «Giocando con l’iniziale del nome e il cognome, eccolo: Amoretto, ovvero piccolo amore. Meglio di così». La microcaffettiera debuttò il 31 agosto 2013 a Omegna, alla festa per gli 80 anni della moka Bialetti, riscuotendo un ammirato successo tra il pubblico. «La goccia di caffè – sottolinea Moretto – erogata direttamente nella tazzina fu gustata dal sindaco e la mia mirocaffettiera ebbe il privilegio di finire nelle attente mani di Tina Bialetti, figlia dell’inventore della famosa moka che ha conquistato il mondo.
Un incontro provvidenziale che gli procurò l’invito ad esporre, sei mesi dopo, le mie caffettiere storiche, inclusa la mia piccola creazione, al Museo della Permanente delle Belle Arti a Milano per Dicembre 2013». «Fu una grandissima soddisfazione – conclude -. Durante la mostra una ragazza giapponese prese la piccola Amoretto e se la posò sul dito, a mo’ di anello e lì trassi l’ispirazione per creare la linea di gioielli Amoretto, creati tutti utilizzando i pezzi delle microcaffettiere, sapientemente saldati tra loro dall’abile mano dell’orafo eporediese Piano».