MILANO – Riportiamo un interessante articolo comparso su La Stampa, scritto dalla giornalista e scrittrice Roselina Salemi. L’autrice affronta il tema caffè, parlando della novità del settore di cui pubblichiamo periodicamente. Ovvero, si parla del ricettario Milkì Mix e della macchina innovativa la Cimbali M100ì.
Le mille facce del caffè
Nel non memorabile film Mangia, prega, ama c’è una scena in cui Julia Roberts in un bar romano viene travolta dalle folli varianti di una sola tazzina.
Macchiato caldo e freddo, lungo, ristretto, schiumato; corretto,
decaffeinato, e via di seguito. Con un totale di 34 possibilità.
Adesso è peggio (o meglio), dipende dai punti di vista. Ci sono gusti inutili come Strudel (Nespresso); divertenti come Nocciola (tostato con legno di faggio aromatizzato alla nocciola). Spiazzanti come Mandarino (con scorze macinate) che
trovate su 101caffe.it.
Ma la vera onda nuova arriva dal World of Coffee di Amsterdam. Bibbia delle tendenze
Specialty coffee. Sono miscele originali, provenienti da piantagioni lontanissime. Tra queste l’ormai leggendario Kopi Luwak, prodotto in Malesia con i chicchi digeriti dallo «zibetto delle palme». (costa sui 150 euro l’etto).
Oppure l’Island of Sant’Elena Company, che prende il nome dalla famosa isola dove morì in esilio Napoleone Bonaparte.
A lui quel caffè piaceva (non che avesse grande scelta) ma, in effetti, ha un aroma molto forte, con note fruttate e di cioccolato (215 dollari al chilo).
Invece Lavazza iTierra! Colombia è una miscela con prevalenza di frutta tropicale, profumi di scorza di lime e fiori di gelsomino. Tempi diversi di infusione o estrazione, temperatura dell’acqua; pressione o grado di macinatura cambiano il sapore del caffè.
Per lavorare queste miscele servono specialisti del caffè. Capaci di spaccare il chicco in quattro, e macchine particolari, come la Faema E71E.
Estrazioni alternative
Tornano di moda i caffè ottenuti con macchine e metodi meno tradizionali. L’espresso è solo uno dei tanti. C’è anche la chemex inventata nel 1941 (il risultato è un caffè filtrato) che i puristi
hanno rispolverato, il cold brew.
Caffè freddo preparato in infusione con tempi lunghissimi (7-8 ore) grazie a uno strumento scenografico che ha qualcosa dell’alambicco.
E l’aeropress (un tubo di plastica con stantuffo e filtro) inventato nel 2005 da Alan Adler e oggi sempre più popolare.
Cocktail e Milkì Mix
Le novità si chiamano Milkì Mix e sono veri e propri cocktail preparati da baristi fantasiosi. LaCimbali M100, una macchina con
tecnologia TurboMilk monta latte caldo e freddo creando una crema vellutata.
Per esaltare le ricette servono caffè floreali e fruttati, come le monorigini dell’Etiopia; o con sentori di cioccolato e frutta secca, come quelle brasiliane.
Pare che andrà molto il Dubai
Gelatina di frutta spray, polvere d’oro (quanto basta), toffee mou, sei grammi di arachidi pralinate; espresso brasiliano, 55 grammi di latte montato freddo, cannella; anice stellato, un pizzico di cacao in polvere. Altro che macchiato, corretto o schiumato.