MILANO — Addio (forse) alle palme e ai banani portati da Starbucks in piazza Duomo, a Milano. Il contratto con la catena americana, che aveva finanziato l’allestimento di verde pubblico nel salotto buono milanese in anticipazione dell’apertura della Roastery di Cordusio scade infatti il 31 dicembre. E il Comune apre a nuovi sponsor per gestire e mantenere le aiuole che, due anni fa, avevano suscitato molto scalpore in città.
E che, appena piantate, furono incendiate, da un piromane tuttora ignoto.
Come riferisce Repubblica, il nuovo contratto avrà durata triennale. Il Comune chiede il mantenimento, almeno parziale, dell’attuale fisionomia delle aiuole, progettate dall’architetto paesaggista Marco Bay (nome del progetto: “I giardini milanesi tra XX e XXI secolo”).
Ma saranno ammesse delle modifiche, a patto che vengano rispettate alcune regole basilari.
Le tanto contestate “palme di Starbucks” spariranno dunque dal cuore di Milano? Vedremo.
Innanzitutto – ricorda Repubblica – l’area verde di piazza Duomo è soggetta a vincolo diretto monumentale ed è ubicata sopra il mezzanino della metropolitana.
Pertanto dovranno essere attentamente valutati i carichi di superficie; dovranno essere rispettati gli arredi e i manufatti esistenti (recinzioni, aste delle bandiere, basamenti dei lampioni, griglie di aerazione della metropolitana); la scelta della vegetazione dovrà garantire un adeguato effetto estetico in tutte le stagioni, mantenendo l’attuale presenza di alberi da posizionare nelle strutture esistenti o in contenitori simili.
Come candidarsi
Chi vuole candidarsi potrà vedere sul sito del Comune di Milano la planimetria fornita da MM per le informazioni tecniche. Le proposte potranno essere presentate nel bimestre settembre-ottobre, così da poter formalizzare il nuovo contratto di sponsorizzazione a partire dal mese di gennaio 2020. Nel 2017 Starbucks si era aggiudicata il bando triennale con un costo di 226.601,58 euro, di cui 190.001 nel 2017, 18.300 nel 2018 e uguale cifra per quest’anno.
Le aiuole di piazza Duomo sono una delle centinaia di aree verdi gestite da privati nell’ambito del progetto “Cura e Adotta il Verde Pubblico”. In un decennio di sperimentazione, gli accordi di collaborazione e sponsorizzazione sono aumentati del 900%, passando da 50 a oltre 500 attuali. Per un totale di 288.290 mq di aree verdi (aiuole, parterre, giardini etc.) curati da privati.