MILANO — Milano agli onori del New York Times. Il quotidiano newyorchese ha pubblicato infatti venerdì scorso una guida a firma della giornalista Ingrid K. Williams intitolata “36 ore a Milano” con indirizzi e suggerimenti sui luoghi da non perdere per mangiare, bere e dormire durante un week-end nel capoluogo lombardo; citta – scrive il Nyt – che sta “allargando i suoi orizzonti, grazie a nuovi progetti culturali aperti nelle ex-zone industriali”.
Cosa c’è da vedere
Si comincia dai must presenti in ogni guida turistica: piazza Duomo, la Pinacoteca di Brera, Santa Maria delle Grazie, la Triennale e i Navigli. E ancora, la Fondazione Prada, Base, il Mudec, la Vigna di Leonardo.
Ma buona parte dell’articolo del New York Times è dedicato a luoghi e locali particolari e di tendenza di Milano.
Dalla Balera dell’Ortica al Base; passando per Birrificio Italiano, Nilufrar Depot, Orsonero, Wait and See, East Market Shop, 28 Posti, Iter, Backdoor 43, Lacerba.
In una parola, un percorso turistico che abbina attrazioni tradizionali e location alternative, dando un’immagine attuale e fuori dei cliché della metropoli lombarda.
Una guida, insomma, che dei offre mille motivi in più per visitare Milano, al di là delle attrattive tradizionali e degli interessi legati alla moda, al design o agli affari.