MILANO – La maggioranza di bar e ristoranti almeno per ora ha scelto di non riaprire i battenti, ma ci sono alcuni ristoratori che nel rispetto delle norme del Governo per la fase due hanno deciso di aprire solo per l’asporto e le consegne a domicilio. A Milano i primi tentativi di ritorno alla normalità stanno avendo un certo successo, ma i limiti sono molti.
Mascherina, gel disinfettante o addirittura guanti come racconta questo barista di una nota caffetteria milanese.“Per essere il primo giorno ci stiamo difendendo bene, non so quanti caffè ma di scontrini siamo sui 120, i clienti ci chiedono, caffè, noi siamo famosi per i cannoncini, e poi torte e brioches, ma soprattutto ci chiede normalità la gente”.
Confezioni usa e getta, pellicola per incartare i gelati, code e attese, confusione su come si entra e si esce dai locali, sono ancora tanti gli ostacoli da affrontare ma un caffè al bar fa sperare in giorni migliori.
I clienti sono sorpresi e soddisfatti anche se a volte resta l’amaro in bocca. “Primo caffè? Sì soddisfatto, no perché mi viene l’angoscia per il mio bar che non ho ancora aperto”.