lunedì 23 Dicembre 2024
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«Milanesi, contro il contagio del Coronavirus, usate la testa e ragionate sempre»

Che errore e non senso chiudere i bar dalle 18! Ma che senso ha? Perché proprio dalle 18? Che cosa succede di specificamente pericoloso dalle 18 ai fini della diffusione del Coronavirus? Forse l’aperitivo? Fa paura il cosiddetto e peccaminoso happy hour?

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MILANO – La lotta tra panico e buon senso si svolge ogni giorno nelle menti dei milanesi, assaliti da titoli allarmisti, valanghe di cifre e mascherine a prezzi esorbitanti. Come reagire al Coronavirus, che più che febbre e mal di gola, contagia e amplia il terrore verso l’altro? In questi casi ci si fida delle disposizioni che giungono dall’altro, un po’ come ci si affiderebbe alle mani di una nonna che tutto sa e a tutto provvede. Il problema è che a volte, anche le direttive regionali fanno un po’ cortocircuito tra ciò che ha senso e ciò che non ne ha. Le contraddizioni sono parecchie e, a guardare con uno sguardo più attento, le domande aumentano. Ecco l’articolo di Angela Maria Perrino per affaritaliani.it.

Milanesi attenzione: cosa funziona e cosa no contro il Coronavirus?

Percorrendo al termine della giornata di lavoro i cinquecento metri di via Eustachi che separano la mia redazione dalla mia casa incrocio sei bar, tutti chiusi d’autorità. Che tristezza, Milano, stasera. L’hanno trasformata in un mortorio.

E che errore e non senso chiudere i bar dalle 18! Ma che senso ha? Perché proprio dalle 18? Che cosa succede di specificamente pericoloso dalle 18 ai fini della diffusione del Coronavirus? Forse l’aperitivo? Fa paura il cosiddetto e peccaminoso happy hour? E perché al mattino per il cappuccino o a pranzo per il lunch i bar non sono gli stessi ugualmente pieni delle perigliose ore 18? Che stronzata! Un provvedimento a capocchia, a causa del quale migliaia di persone che senza il divieto, sarebbero andate, come sempre, tra amici o tra amanti, dopo una giornata di lavoro a rilassarsi al bar, a bersi una birra, a combinare un coito. E chiacchierare con gli amici magari facendosi una briscola o consumando una cena frugale o un bel Negroni che disinibisce e socializza e produce una misurata allegria trasgressiva, sono state costrette a tornarsene a casa a vedere quintalate di tg e talk show dove si dice tutto e il contrario di tutti tra falsi esperti che fingono di sapere e parlano tanto senza dire nulla, e a caricarsi di ansie e di paure da coronavirus da immettere in circolo come virus ancor più pericolosi del Covid 19.

Altro che sindrome cinese: chi se ne stava tranquillo a osservare e sopire è stato trasformato in portatore insano di ulteriore e gratuita isteria collettiva

Ansia creata da una decisione sbagliata che va a intasare e intensificare le abituali angosce collettive paralizzando la socialità e la vita… Che idiozia, il Potere stupido e incompetente (e non il coronavirus) ha ucciso anche l’indistruttibile Milano che da sempre come un fiume tutto assorbe e tutto fagocita nel sol letto e nel suo perenne atavico e perenne fluire. Rendendola un mortorio.

Domande per i milanesi più attenti

P.S. bar chiusi dalle 18 ma ristoranti aperti. Che senso ha? Che coglionata è mai questa? Ora volete scommettere che qualche ristoratore intelligente si approprierà e proporrà in trattoria gli aperitivi e gli happy hour vietati nei bar? Sarebbe la vendetta della società civile verso la stupidità del Palazzo.

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