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Ferrero: Michele stimato l’uomo più ricco d’Italia su Forbes

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ALBA (Cuneo) – Il gruppo di Alba nel 2011 fatturato record a 7,2 miliardi di euro. Quasi completato il riordino interno Piano di investimenti nei Paesi emergenti. Per ripetere il successo avuto in Europa Per l’ennesima volta, Michele Ferrero si è confermato l’uomo più ricco d’Italia. Il 23esimo al mondo. Patrimonio stimato da Forbes, il mensile americano che ogni anno stila la classifica degli uomini più ricchi del pianeta: 19 miliardi di dollari (14,5 miliardi di euro).

Ferrero un successo internazionale

Anche i conti di Ferrero International, la holding lussemburghese attraverso la quale la famiglia di Alba controlla l’impero del cioccolato, sono stati da record, con più di 7,2 miliardi di euro di fatturato, in crescita del 9,1% sul precedente esercizio, e nuovi investimenti per 382 milioni di euro.

I numeri confermano, dunque, la solidità di uno dei principali gruppi italiani in quello che per Ferrero e, soprattutto, per la famiglia proprietaria è stato l’anno più difficile con l’improvvisa scomparsa, nell’aprile dello scorso anno, del figlio primogenito di Michele Ferrero, Pietro, l’uomo che identificava il nuovo corso Ferrero.

Il gruppo si è immediatamente riorganizzato attorno a Giovanni, che con il fratello Pietro condivideva la carica di amministratore delegato, e la famiglia ha confermato il proprio impegno.

Le persone in Ferrero

Scorrendo i documenti delle molte società che compongono il gruppo dolciario si vede la pronta reazione della proprietà, l’attaccamento all’azienda, lo smarrimento per un evento tragico e imprevisto e poco per volta anche la direzione che il gruppo sembra aver preso. Un puzzle che è andato comprensibilmente componendosi poco per volta ma che sembra ormai sul punto di essere completato e nel quale si è detto dovrà avere un ruolo chiave Umberto Quadrino, l’ex amministratore delegato di Edison che è andato ad affiancare come consulente personale Michele Ferrero.

L’azienda nelle settimane scorse ha smentito che Quadrino sia destinato ad assumere la carica di amministratore delegato, come da qualcuno era stato ipotizzato. Ciò che in ogni caso è chiaro è la direzione strategica intrapresa dalla società di Alba: mercati emergenti. Ai quali sarà destinata la gran parte degli investimenti dei prossimi anni. Nell’Europa dell’Est, la Russia sta già dando grandi soddisfazioni, ma è su Cina e India soprattutto che il gruppo di Alba punta per replicare il successo avuto in Europa.

Ancora oggi, infatti, la stragrande maggioranza dei ricavi di Ferrero deriva dal Vecchio continente, anche se è ad Hong Kong che si consuma il maggior numero di Ferrero Rocher, un esempio del potenziale ancora inespresso. E, poi il Centro e Sud America, e la Turchia, il Sud Africa. Ferrero ha appena destinato 233 milioni di euro per la costruzione di nuovi stabilimenti in Turchia (43 milioni di euro) e Messico (190 milioni di euro), già all’inizio del prossimo anno saranno attive alcune linee produttive per Nutella, Kinder, Rocher.

Risorse

Fortissima, come detto, in Europa, Ferrero deve recuperare terreno nei mercati emergenti, dove si confronta con le grandi multinazionali americane, molto più radicate di quanto non sia ancora la società italiana. Le risorse da destinare a investimenti Ferrero le ha. Già nell’esercizio chiuso all’agosto 2011, più del 5% dei ricavi sono stati dedicati agli investimenti. Dopo aver tentato, due anni fa, l’alleanza con l’inglese Cadbury, finita poi invece nell’orbita dell’americana Kraft, e dopo aver ragionato, l’anno scorso, su un possibile intervento in difesa di Parmalat, acquisita infine dalla francese Lactalis, per il gruppo di Alba sembrano al momento essersi fermati i ragionamenti di un’espansione cosidetta per «vie esterne», ovvero per acquisizioni. Si torna, insomma, almeno per adesso, alla crescita interna da sempre sostenuta dal patron Michele Ferrero. I numeri 7,2 Miliardi di euro. I ricavi consolidati 2011 del gruppo Ferrero (+9,1%). 856 Milioni di euro. Il risultato operativo del gruppo (-4,1% sull’anno precedente). 382 Milioni di euro. Gli investimenti realizzati nel corso dell’esercizio, pari al 5,3% del fatturato. 21.913 I dipendenti del gruppo al 31 agosto 2011 Fonte: CorrierEconomia, pag. 14

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