MILANO – Al Sigep, in margine all’incontro intitolato “Valorizzare l’espresso tradizionale italiano: un approccio contemporaneo by Lavazza”, Michele Cannone, Head of Food Service Marketing Lavazza, ha sintetizzato in un’intervista l’interpretazione di Lavazza della bevanda calda più amata dagli italiani.
Con le stesse parole di Cannone, ecco illustrate le intenzioni dell’azienda torinese: “È un progetto fondamentale per Lavazza, che ci rappresenta e fa parte del nostro dna. Prevede il rilancio della Classic Collection, che, in funzione del tipo di miscela offerta, si declina in due segmenti: gli Speciali e i Classici.”
Come mai la miscela?
“Abbiamo scelto di lavorare con la miscela – che Lavazza studia e perfeziona costantemente sin dalle proprie origini – perché pensiamo che il tradizionale espresso italiano sia dato dall’equilibrio tra corpo, aroma e caratteristiche organolettiche, che trovano una migliore espressione proprio nel blend.”
Nel corso della presentazione è intervenuto Manuel Diaz, ONA Consulting, Coffee specialist e Q Instructor
Parlando del Robusta come mai si era sentito parlare.
Risponde ancora Michele Cannone: “Uno dei primi interrogativi che ci siamo posti è stato proprio quale fosse il ruolo del Robusta all’interno della miscela per espresso. Abbiamo coinvolto tutte le risorse di Lavazza a partire dal settore di ricerca e sviluppo. Durante questo lavoro abbiamo collaborato con Manuel Diaz, uno dei massimi esperti ricercatori sul RobustaLavazza 1 kg_grani Top class“Il caffè si sposa sempre bene a chiusura di un pasto. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di far sì che, sempre di più, il caffè possa esser servito al meglio anche al ristorante. Questo avviene ad esempio anche grazie al rinnovamento delle capsule per il sistema Blue, per la prima volta allineate alla gamma grani espresso per offrire le stesse esperienze di gusto anche in caso di basse rotazioni”.
Sicuramente un’ottima selezione di Robusta gioca un ruolo fondamentale e sarà sempre più così in futuro. Inoltre, quando gli si dà spazio nel blend, è anche un elemento prediletto dal consumatore.”
E non solo il caffè in questo progetto, ma anche il cioccolato
Spiega Cannone: “L’abbinamento tra gli Speciali della Classic Collection Lavazza e il cioccolato di Ernst Knam è nato dal confronto con questo maestro e dalla volontà comune di sperimentare. Riteniamo che un buon caffè si debba poter descrivere dal profilo organolettico della tazza, prima ancora che dalle caratteristiche intrinseche del caffè.
Abbiamo identificato quindi con Knam una serie di descrittori che meglio raccontano ciascuna miscela.
Gli abbiamo chiesto di far ritrovare questi aromi all’interno del cioccolato, che può esser raccontato allo stesso modo di una miscela, per le complessità intrinseche.”
Il caffè al ristorante
“Il caffè si sposa sempre bene a chiusura di un pasto. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di far sì che, sempre di più, il caffè possa esser servito al meglio anche al ristorante. Questo avviene ad esempio anche grazie al rinnovamento delle capsule per il sistema Blue, per la prima volta allineate alla gamma grani espresso per offrire le stesse esperienze di gusto anche in caso di basse rotazioni”.
di Simonetta Spissu