lunedì 23 Dicembre 2024
  • CIMBALI M2

Trend, in Messico il settore del caffè chiede più aiuti e un prezzo minimo garantito

Da leggere

  • Dalla Corte
  • Brambati
  • TME Cialdy Evo
  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Con un milione di sacchi esportati nei primi 5 mesi del 2020/21 (oltre il 20% in più rispetto a un anno fa), il Messico se la passa nettamente meglio rispetto ai suoi vicini centro americani, che accusano quest’anno pesanti cali negli imbarchi. E che hanno pagato a più caro prezzo il passaggio degli uragani Eta e Iota, con i relativi danni arrecati alle infrastrutture. Ma lo stato del comparto caffeario messicano è tutt’altro che idilliaco. E anche qui i problemi strutturali sono stati acuiti dall’emergenza sanitaria.

Il Messico è il 10° produttore mondiale di caffè: il raccolto è ammontato, l’anno scorso, a circa 4 milioni di sacchi. I volumi esportati verso l’Italia sono molto contenuti.

Il presidente Andrés Manuel López Obrador aveva promesso, in campagna elettorale, la creazione di un nuovo organismo di regolamentazione interna del mercato, generosi sussidi. E, soprattutto, l’istituzione di un prezzo minimo garantito per i produttori.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

CIMBALI M2

Ultime Notizie

Carte Dozio