MILANO – Starbucks nella bufera per una scelta politically correct volta a non scontentare nessuna fede religiosa, delle tante praticate negli Stati Uniti. Ma che Natale è senza la parola stessa? Le feste natalizie sono dietro l’angolo e così anche tutte le idee regalo pensate dalle aziende per attirare nuovi clienti e coccolare quelli già fidelizzati.
Immancabilmente, anche Starbucks ha realizzato la linea di tazze dedicate a questo lieto evento, ma ha fatto un errore di valutazione. Le Merry Coffee infatti, non hanno riscontrato una reazione entusiasta dai consumatori.
I quali, comprensibilmente, non hanno apprezzato il gioco di parole che dà il nome alla gamma, in quanto lascia fuori quello che invece dovrebbe essere il cuore del prodotto: il Christmas che di solito accompagna il Merry.
Merry Coffee: ma dove si è perso il Natale, quello vero?
La polemica attorno alle Merry Coffee ha trovato subito spazio sul web: il popolo online non ha gradito l’esclusione del Natale da parte di Starbucks. L’aria di festa è sicuramente presente nella linea di tazze, eppure, il Christmas è un grande assente in termini di comunicazione.
Bandita la parola Natale
Merry Coffee non può non far subito pensare al grande escluso nell’equazione: come voler vendere tazze natalizie senza nominare proprio il Natale?
Questa sorta di rifiuto di Starbucks va oltre la definizione di Merry Coffee. Infatti, ha lanciato anche delle fascette da mettere attorno alle tazze, con altri messaggi poco apprezzati come “We wish you a merry coffee”. Ancora una volta, Christmas resta fuori, facendo storcere il naso di molti consumatori.
Su Twitter: questo è lo slogan più sciocco che si sia mai sentito
Così ha commentato un utente sui social. Mentre un altro ancora non riesce a spiegarsi come una catena con così tante risorse a disposizione, abbia potuto creare un nome così misero come Merry Coffee.
Ma le Merry Coffee non sono la prima gaffe natalizia di Starbucks
La catena americana infatti, già nel 2015 aveva messo sul mercato delle tazze rosse, deludendo i più attaccati alla tradizione di Natale. Allora, negli ultimi anni, i colori si sono fatti avanti, ma senza nessuna vera novità.
Per far comprendere lo slogan ai consumatori, Starbucks ha scelto un portavoce che potesse comunicare attraverso la rete televisiva conservatrice Fox News le ragioni dietro la scelta.
L’obiettivo resta quello di regalare gioia ai clienti, con un’espressione festosa. Per rimediare alla mancanza del “Christmas”, i punti Starbucks durante le feste saranno addobbati a festa e serviranno alcune miscele natalizie.
Chissà che i nastri di zucchero filato e le luci, potranno far perdonare la scelta di escludere la parola Natale dalle tazze Starbucks.