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MERCEDES – In auto l’indicatore pausa caffè

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MILANO – I costruttori di automobili sono sempre a caccia di nuovi accessori per aumentare la sicurezza. E tra i tanti c’è quello della Mercedes che, in diversi modelli della sua gamma, ha una tazza di caffè fumante nel cruscotto (foto) che si accende quando il computer di bordo suggerisce che è l’ora della pausa caffè. Ma vediamo il dettaglio di questo mondo vocato alla sicurezza ad ogni costo.

Sarà l’auto del futuro a determinare se le condizioni di salute ci permettono di guidare. Potrà monitorare le condizioni in tempo reale e, se necessario, indicare la strada più rapida per l’ospedale. Ad aprire la strada dell’auto `salvavita´ è stata la Lexus nel 2003, con il Pre-Collision System (PCS) che rilevava da solo l’ostacolo e azionava i freni.

Oggi se la guida diventa irregolare per stanchezza, riferisce TechRadar, un sistema Mercedes fa lampeggiare l’icona `Pausa Caffè´. Quest’anno la Ford ha presentato sulla Concept S-Max un sistema che controlla la frequenza cardiaca e i livelli di zucchero nel sangue.

«In futuro le auto si dirigeranno automaticamente dal medico o verso l’ospedale più vicino» spiega Thilo Koslowski, vicepresidente della Gartner «se rilevano nel guidatore un grave problema di salute».

L’auto del futuro potrà anche anche suggerire all’autista una pausa o di avvisare i familiari che non è più al sicuro. Secondo Hideki Hada, ingegnere Toyota, i prossimi passi sul monitoraggio del guidatore riguarderanno gli improvvisi crolli di attenzione, come i colpi di sonno.

Un produttore di camion giapponese, dice Hada, ha sperimentato un sistema che risveglia il conducente assonnato mandando uno speciale aroma in cabina. Gli ultimi studi hanno rilevato, inoltre, che è meglio riprodurre un messaggio più soave, come il richiamo di un figlio, invece di un brusco allarme che può provocare reazioni pericolose.

Se si è stanchi, dice Koslowski, la radio potrebbe sintonizzarsi su una vivace stazione di musica `hard rock´. E se si viaggia su una strada pericolosa, l’auto può attivare un sistema di rilevamento mirato ai possibili pericoli.

«L’auto non potrà fare una radiografia» dice Koslowski «ma rileverà uno stato di salute che impedisce la guida sicura».

Nel 2011 la Nissan ha presentato una concept car in grado di stabilire se il guidatore era ubriaco. Il portavoce della Nissan, Steve Yaeger, ha detto che la sfida di questi sistemi è sapere fino a che punto i conducenti vogliono rinunciare alla privacy.

La tecnologia per misurare la temperatura del corpo, ad esempio, sarebbe perfetta per determinare lo stato di salute, ma molti non accettano l’intrusione.

Un altro problema è la condivisione delle informazioni private, perché se la macchina è in grado di leggere la pressione sanguigna, può anche condividere i dati privati. «Diventerebbe problematico» dice Koslowski «se le informazioni finissero per essere condivise con agenti delle assicurazioni sanitarie o di polizia».

La buona notizia è che si arriverà sicuramente ad approvare tecnologie dell’auto a beneficio della salute, perché è meglio essere guidati verso un ospedale che morire su una strada solitaria.

 

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