MILANO – Mercato toro in vista? Alcune recenti stime del commercio (in particolare quella di Volcafe) e le prime cifre ufficiali Conab hanno fatto decollare la borsa newyorchese in questo primo scorcio dell’anno, ma non è detto che l’outlook degli arabica debba essere per forza fortemente rialzista.
Parola di Judith Ganes Chase – autorevole analista e presidente di J. Ganes Consulting, LLC.
“È vero che gli investitori hanno sottovalutato il rischio gelate (soprattutto in Paraná, ndr.) e lo stress vegetativo delle piante, dopo due abbondanti raccolti consecutivi” spiega Ganes Chase, ma sarebbe un errore esagerare ora nel senso opposto.
“Le stime di altre fonti sono meno pessimiste e parlano di un raccolto compreso tra i 53 e i 55 milioni di sacchi: una produzione certo non da record, ma sufficiente a coprire le necessità del mercato. Il caffè non scarseggerà e ce ne sarà abbastanza per far fronte alla domanda”.
Probabile ripresa
Inoltre, le forti potature di restaurazione e ringiovanimento degli arbusti attuate su larga scala potrebbero creare i presupposti per una futura ripresa produttiva.
“Le piante avranno il tempo di riposare e rinvigorirsi – afferma ancora l’analista americana – è ciò potrebbe portare a una nuova forte espansione dell’output tra un paio d’anni”.
Export vietnamita
Occhi puntati anche sul Vietnam, dove la commercializzazione del nuovo raccolto procede a rilento, nonostante la ripresa dell’export registrata a dicembre.
Secondo dati diffusi venerdì dal Dipartimento Generale delle Dogane, le esportazioni del primo produttore mondiale di robusta sono ammontate, il mese scorso, a 135.599 tonn (2.259.983 sacchi), in crescita del 68,7% rispetto a novembre.
Nell’arco dell’intero anno solare 2013, gli imbarchi vietnamiti sono stati, secondo la stessa fonte, di 1.301.877 tonn (21.697.950 sacchi).
Secondo un recente sondaggio Bloomberg – compiuto su un mini campione di 12 trader e analisti specializzati – i produttori vietnamiti avranno venduto al 28 gennaio (data che segna l’inizio delle festività del capodanno lunare) appena il 33% del raccolto di quest’anno, contro una media storica degli ultimi 5 anni del 43%.
“Grazie ai buoni guadagni degli ultimi anni e al migliore accesso al credito non c’è nessuna pressione a vendere e i coltivatori sono in grado di attendere che i prezzi risalgano a livelli in linea con le loro aspettative” ha dichiarato a un’agenzia internazionale il responsabile di un’azienda esportatrice.
Rimane da vedere però se i prezzi assumeranno veramente un andamento al rialzo a partire da febbraio.
L’accumularsi delle scorte in mano ai produttori – a livelli probabilmente senza precedenti per questo periodo dell’anno – limiterà il rischio di un rally dopo le festività di fine gennaio, secondo quanto sostiene un importante esportatore privato vietnamita.
Scorte Liffe ai minimi storici
Il prezzo per il chilogrammo di robusta è sceso intanto nel Daklak a 34.100 dong, contro i 35.100 della settimana scorsa e i 39.500 circa di un anno fa.
Bassissimo il livello delle scorte certificate Liffe, che alla data del 6 gennaio risultavano pari a 2.820 lotti da 10 tonn (appena 470.000 sacchi), in calo del 73% rispetto al 7 gennaio 2013.