MILANO – Il mercato newyorchese ha ripreso quota mercoledì dopo le forti perdite del giorno precedente, determinate principalmente da liquidazioni speculative.
Il contratto principale (maggio) ha guadagnato 265 punti chiudendo 139,95 cents per libbra, ma è rimasto a lungo, in corso di contrattazione, nettamente al di sopra della soglia dei 140 cents.
Ai rialzi ha contribuito la diffusione di un report sintetico di INTL FCStone, l’autorevole società di analisi di mercato, che fornisce i resoconti giornalieri sulle borse del caffè pubblicati quotidianamente dai siti di Comunicaffè.
Il report stima indicativamente il prossimo raccolto brasiliano in una forchetta compresa tra i 44 e i 45,5 milioni di sacchi, in netto calo rispetto ai 48-49 milioni indicati dalla stessa fonte per il 2014/15.
La produzione di arabica e robusta si attesterebbe rispettivamente a 32,5-33,5 e 11,5-12 milioni di sacchi.
Gli analisti di INTL FCStone si attendono, in particolare, un forte calo del raccolto di conillon, dovuto alla siccità che ha colpito le aree di produzione dell’Espírito Santo (il massimo stato brasiliano produttore di robusta, ndr.) tra novembre e gennaio, i cui effetti sono paragonati a quelli avuti dalla siccità dell’anno scorso sulle aree di produzione degli arabica nel sud-est del Brasile.
Le conseguenze del deficit idrico (in alcune aree, le precipitazioni risultano inferiori del 90% alle medie normali) sono state accentuate dalle temperature molto elevate, registrate anche nei valori minimi, e dal calo fisiologico degli arbusti, dopo un’annata eccezionale (per i robusta) come quella trascorsa.
Il sud del Minas Gerais potrebbe registrare, al contrario, una lieve ripresa, che dovrà comunque fare i conti con i postumi delle siccità dell’anno scorso, nonché con il ricorrere del ciclo negativo in altre importanti aree di produzione.
Gli estensori del rapporto sottolineano che la stima produttiva di cui sopra si fonda su cifre e testimonianze raccolte sul campo ed elaborate con l’aiuto di specialisti in agronomia. Si tratta dunque di una previsione di massima, non fondata su criteri statistico-matematici.
Aggiungono infine che l’esercizio di stima si preannuncia per quest’anno quanto mai complicato, vista la forte irregolarità nello sviluppo del raccolto e l’estrema varietà di condizioni riscontrata di zona in zona.
La situazione sul campo andrà dunque ulteriormente monitorata nelle settimane a venire, prima di poter procedere a valutazioni e previsioni più precise e affidabili.